Si apre a San Paolo del Brasile un nuovo Centro di accoglienza per i rifugiati promosso dalle suore missionarie scalabriniane. L’istituzione del centro è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale di San Paolo ed è il secondo della città. Si chiamerà “Missione scalabriniana” e nascerà nell’antico Collegio Santa Teresina” nel quartiere di Pari, accanto all’edificio dove già esiste il Cesprom, un centro di accoglienza diurna per immigrati latinos e senegalesi. Il centro di accoglienza ha una capienza di 225 posti, 75 per il giorno, e 150 per la notte, destinati a 120 uomini e 30 donne, e fornisce un servizio H 24.
Il centro dispone di un team di 30 persone per offrire accoglienza, vitto e alloggio, ascolto, guida per l’accesso ai documenti personali, inserimento in progetti e programmi di formazione e preparazione al mondo del lavoro, mobilitazione per l’esercizio della cittadinanza, coordinamento e smistamento alla rete di assistenza sociale e ai servizi di altre politiche pubbliche del comune, coordinamento e contatti con fonti di offerte di lavoro, sviluppo di attività sociali ed educative, sviluppo di eventi sociali. Inoltre, incoraggia la partecipazione alle attività nel settore pubblico e privato, sviluppa attività che stimolano il recupero di autostima, i valori culturali e religiosi, rafforza i legami sociali e la comunità.
La squadra delle Suore Missionarie Scalabriniane per coordinare questo progetto è composta da: suor Erta Lemos (coordinatrice generale), suor Oneide Helena Potrich (direttore amministrativo), suor Dirce de Oliveira (assistente sociale), suor Juliana Rodrigues Roberta (assistente sociale). “La tenda scalabriniana si allarga – ha spiegato suor Neusa de Fatima Mariano, superiora Generale delle Scalabriniane – ed apriamo questo centro in una delle zone più popolate di migranti, cioè l’America Latina. Le porte si apriranno il 25 ottobre, data della celebrazione dei 120 anni della fondazione della nostra Congregazione e nel primo anno dalla beatificazione di Madre Assunta, nostra Cofondatrice. Ringrazio il Signore per questa grande opportunità, che è un’occasione di grazia per vivere il carisma Scalabriniano, ricevuto del nostro fondatore il Beato Giovani Batista Scalabrini, Padre dei migranti, e per contribuire al grande ideale di realizzare la fraternità universale, di cui i migranti sono i primi protagonisti”.