Cocaine or coke addiction

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Tihana e Łukasz: dalle tenebre alla luce

Due tossicodipendenti che si sono conosciuti in comunità, ora sono una famiglia con quattro figli e una missione da compiere: portare la luce dove prevale il buio.

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Siamo Tihana e Łukasz, ci siamo conosciuti nella Comunità il Cenacolo dopo aver percorso entrambi un cammino personale “dalle tenebre alla Luce”. Tutti e due siamo entrati per problemi di tossicodipendenza e abbiamo ritrovato la grazia di una vita nuova attraverso un cammino di verità, amicizia, preghiera e lavoro propostoci dalla Comunità. Abbiamo vissuto il fidanzamento in modo autentico, impegnandoci con l’aiuto di Dio a viverlo non nei piaceri della carne, ma nei sacrifici quotidiani del cuore, nella preghiera e nel servizio agli altri. Non è stato facile, ma desideravamo tanto essere veri, originali, unici l’uno per l’altra. Desideravamo un amore pulito, vissuto nel fidanzamento in castità, e così è stato. Ci è sempre stato trasmessa l’importanza del Sacramento: Gesù rimarrà in mezzo a noi per sempre! Lui è l’amore fedele! Dopo esserci sposati, come accade per volere di Madre Elvira sin dall’inizio alle giovani coppie che si fermano a vivere in Comunità, abbiamo abitato per nove mesi in una roulotte, vivendo il “travaglio” dell’incontro tra i nostri due mondi diversi, della donna e dell’uomo… e in una roulotte non puoi “fuggire” nell’altra stanza, sei sempre insieme: è il dono di iniziare nel “piccolo”! Madre Elvira ci ha dato la conferma che prima di tutte le cose materiali, prima di una bella casa, di una macchina o di tanti soldi in banca, ci siamo noi, una famiglia da costruire, e Gesù ci ha dato la sua promessa: lì siamo divenuti un corpo solo e un’anima sola. È una forza incredibile, che nel cammino ti unisce sempre di più. Quando cadiamo nelle chiusure, nelle paure, nell’orgoglio, nella pigrizia di chiedersi scusa, ricorrendo a Lui ritroviamo un amore ancora più bello, più robusto e più saldo. Una volta Madre Elvira ci ha detto che nelle difficoltà bisogna sempre lasciare almeno una piccola luce di speranza, perché trovarsi nel buio da soli è molto pericoloso! 

In questi anni insieme abbiamo ricevuto la grazia di quattro figli qui sulla terra e di altri tre “volati” in cielo. Quei momenti di croce li abbiamo vissuti nella fede, andando da Gesù insieme: “Venite a me, voi tutti stanchi e oppressi, ed io vi ristorerò!” (Mt 11, 28) e anche quel dolore è divenuto dono. Oggi non possediamo molti beni materiali, viviamo una vita semplice ma piena, con le gioie e con le piccole croci quotidiane. Cerchiamo di trasmettere e testimoniare ai nostri figli la fede; non siamo perfetti e ci sforziamo di ammettere i nostri sbagli chiedendoci perdono, affrontando le difficoltà che la vita ci presenta con fiducia, cercando di essere accanto a loro, per accompagnarli nelle decisioni importanti della vita con la luce di Dio. «I momenti di famiglia sono sacri», ci ha detto un giorno Madre Elvira. Sono molto importanti per noi questi piccoli momenti insieme: la preghiera, i pasti a tavola o quando la sera prima di dormire condividiamo la nostra giornata nella sincerità. Come famiglia, viviamo in una fraternità dove siamo chiamati a condividere la nostra esperienza con i ragazzi e le ragazze, camminando insieme a loro. 

Nel nostro cuore è vivo il desiderio di poter aiutare anche le persone che vivono fuori della Comunità. Ci sono tante famiglie sole, senza lavoro, anche numerose, che tribolano per arrivare a fine mese. E così la Provvidenza ci ha risposto: quello che abbiamo, lo condividiamo spesso con chi ha bisogno, come abbiamo imparato, perché la Provvidenza è generosa con noi per darci la gioia di condividere. Questo è ciò che desideriamo lasciare come eredità ai nostri figli e alle persone che incontriamo: donarsi dona gioia! 

Ringraziamo la Comunità che ci accoglie e ci dà fiducia, incoraggiandoci al bene e insegnandoci a fare sempre i conti della vita con Gesù e con la nostra coscienza.

Per ogni approfondimento http://www.comunitacenacolo.it/

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ZENIT Staff

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