Daily meditation on the Gospel

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Primeggiare nel servire

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Mc 10,35-45

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Lettura

Gesù è in cammino con i Dodici verso Gerusalemme, per quello che sarà il suo ultimo viaggio. Con un atto di furbizia, due dei suoi discepoli – tra i più cari – gli si avvicinano e gli presentano una richiesta alquanto strana: occupare i primi posti di comando accanto a lui. La cosa suscita negli altri una forte indignazione. Si presenta al Maestro, così, l’occasione per offrire a tutti un’istruzione tra le più importanti da Lui date ai suoi discepoli. Con pazienza e umiltà, come un padre con i figli, spiega loro che la logica del Regno è diversa dalla logica del mondo.

Meditazione

La pazienza di Gesù è straordinaria, come pure la sua umiltà. Mentre cammina con i Dodici, due di loro all’improvviso gli domandano: “Maestro, noi vogliamo i primi posti accanto a te”. Giusto l’opposto di quanto fino a quel momento aveva insegnato loro. È inevitabile che tale pretesa procuri una discordia con gli altri. Ma Gesù non li condanna: li comprende nella loro debolezza e nel dialogo trova il modo di trasformare quel desiderio, preparandoli tutti a una scelta che ha un potere più grande: primeggiare nel servire e non nel comandare, perché ciò che fa la differenza dei discepoli con la logica del mondo è saper ribaltare i desideri di grandezza e di potere, sostenuti dalla potenza dell’amore. Per essere più comprensibile, Gesù offre se stesso come modello, ricordando di non essere venuto per farsi servire ma per servire e per «dare la propria vita in riscatto per molti». Ed è per questo che sta andando a Gerusalemme. Anche oggi c’è bisogno di chi lo imiti davvero e, accogliendo la sua Parola, sappia farsi come lui vero lievito del mondo per trasformarlo con l’amore. Dio non ci fa mancare modelli e testimoni che hanno saputo e sanno farsi “servi a tempo pieno”. Papa Francesco ci ricorda spesso che “il vero potere è il servizio”; e non manca occasione per stimolarci ad applicare a tutto campo questa fondamentale regola cristiana, prediligendo le categorie più umili e indifese. «Per il cristiano – egli afferma – andare avanti, progredire, significa abbassarsi» perché, vincendo la tentazione della «globalizzazione dell’indifferenza», ci facciamo servi dei poveri e degli ultimi, fino agli “scarti” che – ci ricorda – sono «la carne di Cristo». Parole da brivido, da meditare con piena apertura di cuore.

Preghiera

Signore Gesù, concedici la grazia di comprendere che il servizio è l’incarnazione più elevata dell’amore e, sul tuo esempio e quello della Mamma tua e nostra, fa’ che possiamo svolgerlo con la massima umiltà, senza badare ad alcuna ricompensa, se non quella di rendere lode e onore al Padre celeste. Amen.

Agire

Nel corso di questo giorno, appena possibile, mi impegnerò a compiere con generosità e gioia un atto di amore nei confronti di una persona bisognosa.

Meditazione del giorno a cura di mons. Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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