Ban Ki-Moon

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Migranti. Ban Ki-moon ringrazia "l'umanità" dell'Italia. E cita la Laudato Si’

Il segretario generale delle Nazioni Unite ha incontrato a Roma le più alte cariche istituzionali del Paese, in occasione del 60° anniversario dell’ingresso dell’Italia nell’Onu

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Forte gratitudine all’Italia per la sua umanità e il suo coraggio nella tragedia umanitaria dei migranti. Con questi sentimenti Ban Ki-moon, segretario generale Onu, rende merito agli italiani per la risposta data “alla più grande crisi migratoria dalla fine della Seconda Guerra mondiale”. Ban ha incontrato a Roma le più alte cariche istituzionali del Paese, in occasione del 60° anniversario dell’ingresso dell’Italia nell’Onu.

Ribadendo che l’accoglienza dei migranti “è una responsabilità che riguarda tutti”, da condividere “equamente”,  il segretario generale dell’Onu ha spiegato che la “vicinanza geografica non significa responsabilità esclusiva verso i migranti” e che non è valido dividere questa gente in categorie di meritevoli e non, perché tutti sono “persone che hanno bisogno di aiuto”, e dunque va garantito loro una protezione.

A sorpresa Ban ki-Moon ha citato l’Enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco per sollecitare l’Italia ad essere ancora “più ambiziosa per realizzare un’economia a bassa emissione di carbonio”. Ai leader della Libia poi dice: “Stiamo affrontando il tema di una soluzione”, domandando loro di sostenere gli sforzi per poter “realizzare le ambizioni della rivoluzione del 2011”.

 

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ZENIT Staff

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