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Il giallo della ‘lettera dei 13’: per Lombardi è una “azione di disturbo”

Il cardinale Pell conferma di aver scritto mandato una missiva al Papa, i cui temi sono stati poi discussi al Sinodo, ma non corrisponderebbero del tutto né i contenuti, né i firmatari

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Una lettera che, nell’intenzione dei firmatari, era riservata per il Santo Padre e doveva rimanere tale. Poi è arrivata la fuga di notizie. Il testo pubblicato sul sito dell’Espresso, tuttavia, non corrisponde al reale testo della missiva, né la lista dei nomi dei cardinali sottoscrittori è completamente corretta.

Nel frattempo, l’unico porporato ad essersi assunto la responsabilità dell’iniziativa rimane il cardinale George Pell, arcivescovo di Sydney e prefetto dell’Economia per la Santa Sede. Da parte sua il cardinale Wilfrid Fox Napier, arcivescovo di Durban, Sudafrica, presidente delegato del Sinodo, avrebbe affermato la non corrispondenza tra il testo originale e quello pubblicato e l’erroneità della lista dei sottoscrittori.

Della lista originaria dei firmatari; quattro hanno smentito: si tratta del cardinale Péter Erdő, arcivescovo di Budapest-Esztergom e relatore generale dell’assemblea sinodale, del cardinale arcivescovo di Parigi, André Vingt-Trois, del cardinale arcivescovo di Milano, Angelo Scola, e del cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore di Santa Romana Chiesa.

Non hanno confermato né smentito: Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna; Thomas C. Collins, arcivescovo di Toronto;Timothy M. Dolan, arcivescovo di New York; Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino; Willem J. Eijk, arcivescovo di Utrecht; Gerhard L. Müller, Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede;  Jorge L. Urosa Savino, arcivescovo di Caracas, Venezuela.

Secondo alcune ricostruzioni più recenti della stampa, sarebbero invece tra  i sottoscrittori, i cardinali Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita; Daniel Nicholas Di Nardo, arcivescovo di Los Angeles; Norberto Rivera Carrera, arcivescovo di Città del Messico (che ha smentito); John Njue, arcivescovo di Nairobi.

Commentando la vicenda durante il briefing odierno alla Sala Stampa Vaticana, il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha confermato che il cardinale Pell “ha fatto sapere che una lettera riservata doveva rimanere riservata e che in quella pubblicata non corrispondono né il contenuto né le firme”.

Inoltre le difficoltà affrontate nella lettera “erano state evocate lunedì sera in aula”, sia pure “non così ampiamente e dettagliatamente”. La mattina seguente, il cardinale Segretario Generale del Sinodo, Lorenzo Baldisseri, e lo stesso papa Francesco “avevano risposto chiarezza” alle domande suscitate.

Chi ha diffuso il testo della lettera con relative firme, quindi, ha compiuto “un atto di disturbo non inteso dai firmatari (almeno da alcuni dei più autorevoli)”, ha sottolineato Lombardi, aggiungendo che è bene “non lasciarsene condizionare”.

“Che si possano fare osservazioni sulla metodologia del Sinodo, che è nuova non stupisce – ha proseguito -. Ma una volta che è stata stabilita, ci si impegna ad attuarla nel migliore dei modi”.

Il portavoce vaticano ha quindi osservato che “vi è una vastissima collaborazione per far progredire il cammino del Sinodo”, facendo notare che alcuni dei presunti “firmatari” sono anche “moderatori eletti di Circoli e vi lavorano intensamente” in un “clima generale dell’Assemblea” che è “senz’altro positivo”.

 

 

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Luca Marcolivio

Roma, Italia Laurea in Scienze Politiche. Diploma di Specializzazione in Giornalismo. La Provincia Pavese. Radiocor - Il Sole 24 Ore. Il Giornale di Ostia. Ostia Oggi. Ostia Città (direttore). Eur Oggi. Messa e Meditazione. Sacerdos. Destra Italiana. Corrispondenza Romana. Radici Cristiane. Agenzia Sanitaria Italiana. L'Ottimista (direttore). Santini da Collezione (Hachette). I Santini della Madonna di Lourdes (McKay). Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato (Vallecchi).

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