Seraphicum

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Il cardinale Antonelli inaugura l’anno accademico del Seraphicum

La lectio magistralis del presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Famiglia sarà sul tema Dio nella storia – L’Invisibile si rende realmente visibile

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Sarà inaugurato domani il 112° anno accademico della Pontificia Facoltà teologica “San Bonaventura” Seraphicum, alla presenza del cardinale Ennio Antonelli, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Famiglia.

La cerimonia prevede alle ore 9.30 la celebrazione della santa messa, presieduta dal cardinale Ennio Antonelli; alle 10.30 un rinfresco come momento di condivisione; alle ore 11, in sala Sisto V, il saluto e l’introduzione da parte del Preside fra Domenico Paoletti, cui seguirà la Lectio magistralis del cardinale Antonelli sul tema Dio nella storia – L’Invisibile si rende realmente visibile.

Al termine della mattinata sarà pronunciata la tradizionale formula di rito con la quale si dichiara ufficialmente aperto il nuovo anno accademico.

“Ricominciamo un nuovo anno accademico – interviene il Preside fra Domenico Paoletti – con l’augurio che sia un vero augurio, nel senso etimologico di crescita nella sapienza di vivere. Non c’è vera teologia senza sapienza, come impariamo alla scuola del dottore serafico san Bonaventura, patrono della nostra Facoltà”.

“Viviamo in un contesto dove la globalizzazione fa emergere sempre più una forte complessità – ha proseguito il preside -. La sfida che siamo chiamati a raccogliere è quella di ricondurre i vari saperi in una unità articolata a servizio della promozione integrale della persona e della società”.

“Immersi in tanta informazione rischiamo di perdere il sapere perché abbiamo, forse, persa la sapienza che dà forma e unità alle conoscenze.  Il primo momento della giornata sarà la solenne Messa votiva allo Spirito Santo perché sia Lui a guidarci verso la vera sapienza che solo dona sapore al sapere e alla vita. La Lectio del cardinale Antonelli, che ho avuto la grazia di avere come docente di teologia sistematica nel ciclo teologico istituzionale ad Assisi, si colloca su questo orizzonte di sintesi sapienziale e ritengo che oggi i giovani studenti di teologia abbiano bisogno di ascoltare teologi che hanno fatto sintesi nella loro vita e sanno comunicarla con vero interesse entusiasta”, conclude fra Paoletti.

 

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ZENIT Staff

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