The enciclica Laudato sii

ZENIT

La “Laudato Si’” tra ecologia e sfida educativa

Ieri a Venezia un dibattito sull’enciclica, in vista della rassegna editoriale della Libreria Editrice Vaticana a Pordenone

Share this Entry

Laudato si’ e Venezia. L’enciclica di Papa Francesco “sulla cura della casa comune” e una delle città simbolo per attivare politiche ambientali concrete e appropriate. Di questi temi se ne è discusso ieri sera, 6 ottobre, proprio a Venezia in un incontro al Padiglione Aquae-Expo 2015 che ha dato il via alla rassegna editoriale La Libreria Editrice Vaticana a Pordenone in programma nella città friulana dal 17 al 29 ottobre prossimi.

“La vita della nostra città – ha dichiarato nel suo intervento il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia – è sempre in bilico tra equilibri e dinamismi da verificare, ristabilire e talvolta da reinventare”. Il Patriarca ha rilevato che nell’enciclica “alcune parole sembrano scritte appositamente per la nostra città”.

Pertanto per mons. Moraglia “è importante saper tradurre nel nostro contesto cittadino – così fragile – ritmi e standard di vita sostenibili, sapendosi dare dei limiti e riscoprendo, in termini di scelte, la vocazione della nostra città, realmente ‘posta’ sull’acqua”.

“Venezia, infatti – ha aggiunto il Patriarca – merita e richiede espressamente questo lavoro scrupoloso, umile, impegnativo e comune: è città unica al mondo, è insediamento urbano pregiatissimo, è ‘casa comune’ che tutti devono custodire al meglio”.

La Laudato si’, ha riconosciuto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, “pone noi politici davanti a inderogabili responsabilità di governo”. “Venezia è una città a rischio – ha sostenuto invece l’architetto Paolo Portoghesi – ed è necessario intervenire come riconosce Papa Francesco senza effettuare cambiamenti radicali. L’enciclica, ha spiegato Portoghesi, “riconosce l’importanza e la specificità dei luoghi e ci invita a non alterarne la struttura e l’architettura se non si conosce la storia”.

“Papa Francesco – ha aggiunto Portoghesi – ci invita a non sacrificare la diversità che ha caratterizzato i luoghi tra loro, per perseguire quella tendenza moderna di rendere uguale tutto”. Per perseguire queste finalità è necessaria una consapevolezza dei cittadini alla tutela del creato pertanto l’enciclica “è anche una sfida per noi educatori”, ha evidenziato mons. Enrico Dal Covolo, Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense.

La “sfida educativa” di Papa Francesco spiega mons. Dal Covolo, “nasce dal fatto che i giovani, pur apparendo sensibili a questi temi e spesso si impegnano con animo generoso a difesa dell’ambiente, vivendo in società caratterizzate da un altissimo consumo e benessere, tendono ad adottare abitudini e stili di vita nuovi. Tutto questo ci chiede di ripensare l’educazione, che non può più tradursi in mera trasmissione di sapere”.

All’incontro è intervenuta anche una professionista che opera nell’ambiente, Gabriella Chiellino, presidente di eAmbiente Group, la quale ha sottolineato che nell’enciclica “ho trovato le parole che ancora mi mancavano per fare al meglio il mio lavoro”. In mattinata il direttore della Lev don Giuseppe Costa, nel corso di una conferenza stampa a Mestre, oltre a illustrare il programma della rassegna “La Libreria Editrice Vaticana a Pordenone” ha sottolineato l’importanza dell’incontro veneziano.

“Abbiamo spostato la nostra attenzione da Pordenone a Venezia – ha detto don Costa – per raccogliere l’invito che Papa Francesco ci ha rivolto nell’enciclica, di intervenire sul territorio e parlare di casi concreti. E Venezia è una città simbolo nel mondo per la vera tutela del creato”.

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione