All’Hotel Federico II di Enna, si è tenuta la scorsa settimana, la scuola interregionale di formazione per animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo. Il tema è stato Custodisci mediante lo Spirito Santo che abita in noi il bene prezioso che ti è stato affidato.
Tra i presenti Giuseppe Viola, coordinatore regionale (Palermo), Tonino Tirrito (relatore), Salvatore Paratore (Catania), Marcello Costantino, Maria Scuderi, il consigliere spirituale, padre Giuseppe Cassarino, l’aiuto segreteria regionale, Rosario Cannella.
La tre giorni è stata scandita da diversi momenti di formazione, con ampio spazio alla catechesi, e il roveto ardente guidato da padre Cassarino, che ha prediletto la presenza dei giovani, nella fervente preghiera di lode, liberazione e guarigione.
Nutrita la presenza da parte dei gruppi del Rinnovamento di Acireale, con la sua coordinatrice Lina Ognibene. “Il Rinnovamento, come si dice, entra nella vita – ha raccontato -. Mi ha fatto riconciliare con il mio essere mamma, donna e nel lavoro. Mi ha restituito la mia dimensione. Come dice Sant’Agostino, la mia vita ha trovato senso solo con Dio. Da sempre ho frequentato la chiesa, ho vissuto l’esperienza del Rinnovamento, che mi ha portato all’incontro con Gesù vivo, non personaggio ma persona”.
“Nella mia diocesi solo da due-tre anni, grazie al vescovo Raspanti, si è ripreso e incoraggiato il cammino dei fedeli all’interno delle vocazioni di ognuno. Oggi si assiste alla nascita di nuovi gruppi di tutti coloro che si sono rinnovati all’interno del ministero sacerdotale e come coppie. Formiamo infatti anche coppie e famiglie, perché ci occupiamo anche di formazione per le famiglie. Il nuovo coordinamento del Rinnovamento comporta una nuova vitalità. Ben vengano le scuole di base, perché cammin facendo, perdiamo il carisma del rinnovare, dove la nostra partecipazione deve ripartire, dalla sua costituzione. Di fatto il Rinnovamento rappresenta una realtà straordinaria e anche questa scuola di formazione rappresenta un frutto speciale dello Spirito”, ha poi concluso Lina Ognibene.
Molto numerosa la presenza della Sicilia occidentale, in particolare della provincia di Palermo, che ha visto la guida del già citato Giuseppe Viola, che, per venticinque anni ha frequentato e animato la preghiera a Palermo con padre Matteo La Grua. Ha affermato lo stesso Viola: “dai 18 anni ai 26 ho fatto esperienza dell’ateismo ma, successivamente, mi sono avvicinato ad un gruppo carismatico, poi al Rinnovamento nello Spirito. Grazie all’attrazione particolare avuta nella preghiera, con un’effusione spontanea, il dono delle lingue, una preghiera che generava una gioia potente, il Signore ci ha guidato nel suo amore”.
Viola si è avvicinato a padre Matteo, proprio grazie a questa lode incessante e spontanea della preghiera in lingue e, dal 1976, è stato al suo fianco. “Condividevo con lui anche la passione per i funghi, andavamo insieme a raccoglierli – ha raccontato -. Ho varie ‘chicche’ su padre Matteo: una volta che eravamo andati a pregare da una famiglia per benedire e esorcizzare, poi, alla fine, padre Matteo si autoapprese di acqua Benedetta; ricordo ancora quell’episodio…”.
In un’altra occasione, mentre passavano davanti a un vigneto, Viola vide il religioso arrampicarsi e mangiare l’uva con voracità. “Io e l’altro fratello gli dicemmo: padre Matteo ma stai rubando? Lui ci rispose che per mangiare non è peccato! Ho tanti ricordi su padre Matteo… D’altro canto io da sempre faccio parte del Rinnovamento e adesso sono lieto di aver dato la mia disponibilità come coordinatore regionale. Dal 2001 mi sono occupato della formazione a livello regionale. Ringrazio tutti coloro che hanno tenuto le redini del Rinnovamento in questi anni, a partire da Serafino Oliveri”.