Liturgy

Pixabay CC0 - chikid

Culmine della liturgia

Gesù l’ha vissuto e celebrato quando lo si vide sfinito, sfigurato, in preda a convulsioni, nudo, cioè in croce

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Uno dei più grandi professori di liturgia ha subito un grave incidente che non gli permetteva di celebrare “dignitosamente” l’eucarestia.

Celebrava da solo la Messa nella cappella privata, ma fu visto dai suoi discepoli che rimasero scandalizzati: lui, così esigente per i più piccoli e minuziosi particolari delle cerimonie liturgiche, si faceva il segno della croce con la sinistra; lui, così ligio al cerimoniale liturgico, non faceva le genuflessioni, né gli inchini prescritti. Lui, che dava tanta importanza alle vesti liturgiche, celebrava solo con la stola.

Dopo alcuni giorni seppe di essere stato “spiato” dai suoi alunni. Non potendo lui stesso recarsi all’università, invitò a casa sua quelli del suo corso. Ebbe così l’opportunità di giustificare il proprio “scandaloso” comportamento liturgico, di rettificare alcune parti del suo insegnamento, ma soprattutto di richiamare e sottolineare il fondamento di tutta la liturgia.

Questa la sua lezione:

Il punto più alto della liturgia Gesù l’ha vissuto e celebrato quando non appariva più Lui, uomo trentatreenne, affascinante nella sua splendida veste inconsutile, né lo si poteva più ammirare mentre camminava pacato, solenne, benedicente tra le folle osannanti.

Il culmine della liturgia Gesù lo toccò quando lo si vide sfinito, sfigurato, in preda a convulsioni, nudo… E’ il volto senza apparenza, è la trasparenza del “più bello tra i figli degli uomini”.

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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