Sako ai cristiani iraniani: “Il vostro futuro è un atto di fede quotidiano"

Al ritorno dalla sua visita nelle diocesi di Teheran e Urmia, il patriarca caldeo di Babilonia invia una lettera di ringraziamento

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Quattro giorni dopo la conclusione della sua visita nelle diocesi di Teheran e Urmia, dove ha incontrato vescovi, sacerdoti, suore, laici e musulmani, comprese alcune autorità politiche e religiose, monsignor Louis Raphael Sako, patriarca caldeo di Babilonia, ha inviato una lettera di ringraziamento, pubblicata integralmente dall’agenzia Asia News.

“La nostra visita presso le vostre comunità, dal 12 al 24 maggio scorso, è stata per noi fonte di estrema soddisfazione. Da questo viaggio abbiamo imparato moltissimo. Voi siete sempre nelle nostre preghiere. E ringraziamo Iddio”, esordisce la missiva.

Ai fedeli delle due diocesi iraniane, Sako ha ricordato: “Voi siete i discendenti di martiri e santi”, facendo poi riferimento ai 4000 massacrati nella cattedrale di Umria nel 1918, “fonte di forza e di benedizione” per i contemporanei.

I cristiani, ha rammentato ancora il patriarca caldeo, erano presenti in terra iraniana, dove erano maggioranza “ancor prima dell’arrivo dell’islam” e la loro Chiesa era chiamata “la Chiesa di Persia”. Oggi, pur minoranza, in Iran i cristiani sono rispettati e “forti come forti erano i fedeli della Chiesa primordiale”.

“Siamo fiduciosi del fatto che voi possiate crescere. Rafforzarvi prima di tutto per qualità e non per numero. Voi siete la luce, il sale e il lievito. Il vostro futuro è un atto di fede quotidiano. Come suole ripetere Gesù nel Vangelo, non abbiate paura!”, ha poi concluso il patriarca Sako.

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ZENIT Staff

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