Sono stati liberati i quattro copti rapiti in Egitto la notte tra domenica 17 e lunedì 18 maggio, grazie ad un’operazione delle forze di polizia. I giovani erano stati sequestrati da uomini armati mentre tornavano, a bordo di un’auto, da una visita al santuario della Vergine Maria di Jabal al-Tair, presso la città di Salamut, nella provincia egiziana di Minya.
Fonti copte riprese dall’agenzia Fides confermano l’arresto di almeno due membri della banda di rapitori e riferiscono che i sequestrati erano tenuti in un casale isolato, in una zona montagnosa non lontana dal luogo del rapimento, che è stata raggiunta dalle ricerche a tappeto compiute dalla polizia.
Al momento dell’irruzione dei poliziotti, avvenuta all’alba di ieri, alcuni sequestratori sono riusciti a fuggire. I quattro rapiti, una volta liberati dalla catene di ferro che li tenevano legati, hanno dichiarato di aver subito maltrattamenti fisici e di essere stati continuamente minacciati di morte, se i loro parenti non avessero pagato il riscatto richiesto di 600mila lire egiziane. Tre dei quattro rapiti sono sposati con figli. Le famiglie hanno ringraziato le forze di polizia che hanno permesso ai loro cari di tornare vivi a casa.