“Mario Draghi, dopo una lettura attenta dell’elaborato, ha dato disco verde alla pubblicazione dell’enciclica Caritas in veritate (2009) in quel momento cruciale della crisi economica”. Lo ha dichiarato l’ex segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone, presentando ieri sera al Salone internazionale del Libro di Torino il suo nuovo volume La fede e il bene comune. Offerta cristiana alla società contemporanea.
Pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana, esso offre uno sguardo su tutta un serie di problematiche legate all’essere cristiano in tempi moderni e su tematiche sociali, economiche e culturali di attuale e rilevante interesse. L’enciclica, alla quale è dedicata una sezione del volume, “doveva essere pubblicata in occasione dei 40 anni dalla pubblicazione della Populorum Progressio (1967), ma poi la Grande Crisi ne ha ritardato l’uscita”, ha ricordato il porporato.
Alla presentazione del volume sono intervenuti Riccardo Ghidella, presidente regionale dell’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti Piemonte, e Vincenzo Buonomo, ordinario di diritto internazionale e direttore del Corso di laurea in Giurisprudenza della Pontificia Università Lateranense.
L’incontro è stato moderato dal giornalista Carlo Di Cicco, già vicedirettore de L’Osservatore Romano, che ha evidenziato come questo volume del cardinale Bertone, insieme al precedente (La Diplomazia Pontificia in un mondo globalizzato, LEV 2013, nel quale erano raccolti interventi del porporato incentrati principalmente sul ruolo della diplomazia vaticana), “aprono una stagione di riflessione e ripensamento sul pontificato di Benedetto XVI, con cui la stampa internazionale non è stata sempre obiettiva e sempre clemente”, offrendo la possibilità di una “ricostruzione storica che deve partire per rendere giustizia a Benedetto XVI e al cardinale Bertone”.
Nell’agire politico e sociale, “la necessità imprescindibile, ribadita da Papa Francesco e da Papa Benedetto – ha concluso il cardinale Bertone – è quella di farsi regolare prima di tutto dall’etica”.