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Il dono del vangelo e la misericordia preveniente

Essa è prima di ogni azione dell’uomo e ha la sua sorgente solo nel cuore del Padre e nella sua eterna e infinita carità

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È qualcosa di molto grande quanto Papa Francesco ha voluto riservare a tutto il mondo, con l’indizione del Giubileo della misericordia. Un anno pieno di grazia ci aspetta all’orizzonte dell’amore della Chiesa per l’uomo e di questo Papa   mite e sorprendente, regalo dello Spirito Santo in un tempo in cui tutto può esplodere, per causa delle mille contraddizioni che ci accompagnano. Dio sa quanto l’umanità abbia bisogno di entrare nel profondo significato della parola misericordia,  per assumere dentro di se gli indirizzi esistenziali, capaci di rivoluzionare la sua vita nel Signore e aprire al mondo nuovi orizzonti e chiare prospettive! Il mio maestro spirituale ci ricorda sempre che esiste una misericordia preveniente che apre le porte ad ogni altra misericordia. Scrive a proposito Mons. Di Bruno: Se questa misericordia è rifiutata, le altre misericordie, tutte le altre non potranno essere raccolte e fatte proprie e luomo rimane nella sua miseria e morte spirituale che potrà anche consumarsi in morte eternaPoi il sacerdote si pone una prima domanda: “Qual’è questa misericordia preveniente, o madre di ogni altra misericordia, o porta che apre le porte ad ogni altra grazia del Signore?. La risposta che si da è straordinariamente eccelsa, specie in questo mese dedicato alla Madre del mondo.  “Questa misericordia preveniente la canta la Vergine Maria nel suo Magnificat: Di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. La risposta ci dischiude il valore del significato di misericordia preveniente. Temere il Signore non è altro che ascoltare la sua Parola e metterla in pratica. La misericordia di Dio, di riflesso, appartiene a tutti coloro che vivono di Parola del Signore.

Mi riferisco al Discorso della Montagna, quindi alle sue beatitudini; alle sue parabole ed ogni parola uscita dalla sua bocca. Il Vangelo, se vissuto e accolto nella sua interezza, si trasforma per tutti nella chiave dorata che apre facilmente le porte della misericordia di Dio. A questo punto è naturale e giusto porsi una nuova domanda. Monsignore chiaramente non sfugge a questo compito illuminante e così s’interroga e risponde a noi e a se stesso: Qual è la misericordia preveniente dalla quale dipende ogni altra grazia? La risposta è sorprendente. La  misericordia preveniente è il dono del Vangelo. Chi teme il Signore? Chi crede che il Vangelo è la Parola della misericordia preveniente di Dio per ogni uomo. Tutti perciò possiamo accedere alla Parola di Dio; non vi sono categorie speciali, siano essi laiche o ecclesiastiche. Questo dono di salvezza per l’uomo è reso possibile ad ognuno, perché la misericordia preveniente è universale, non è certo particolare, personale, né per gruppi iniziati, siano essi segreti o associati alla luce del sole. Il Figlio dell’Uomo infatti manda i suoi discepoli su tutta la terra, per fare discepoli tutti gli uomini e non solo una parte di essi. È necessario che i credenti  si approprino di questa verità, per rendere fruttuosa ogni loro azione misericordiosa. I risultati saranno importanti e cambieranno ogni vita. Di pari passo deve esserci l’obbligo morale spirituale di trasmettere al prossimo, questo vincolo di obbedienza alla Parola che non rende schiavo alcuno, ma rende libere e sagge le attività individuali o di gruppo.

Se la Misericordia preveniente entrerà nel cuore dei familiari, del vicino di casa, del collega di lavoro, dell’amico del cuore, del conoscente abituale, dell’amministratore privato e pubblico, a qualsiasi livello operi, la società potrà incamminarsi verso traguardi di giustizia e di benessere comune, per come è giusto che sia per l’Umanità intera. Un qualsiasi atto verso gli altri, se non affonda le radici nella Parola del vangelo, rischia di essere un fare auto-referenziale.  Potrebbe trattarsi di qualche nobile gesto, magari dettato da una condizione contingente, certo da apprezzare, ma privo di quella forza capace di incidere per un cambiamento radicale.  E le mille contraddizioni che l’uomo ha ben sistemato per truccare la verità, servendosi di una colorata composizione di scatole cinesi, non continueranno a determinare i guasti che conosciamo? Purtroppo si. Ogni azione dell’uomo, legata solo alle relazioni umane, porta nell’immediato un risultato anche accettabile, per poi lasciare che l’infezione sociale, politica, economica di turno, riprenda il sopravvento su ogni ferita delle nostre comunità. Ricordiamoci sempre che la misericordia è preveniente perché precede, è prima di ogni azione dell’uomo. È preveniente perché ha la sua sorgente, la sua fonte solo nel cuore del Padre e nella sua eterna e infinita carità. Partire da essa significa modellare la vita, riparandola dalle ingiustizie e dalle storture che tutti subiamo e che in alcuni parti del mondo hanno raggiunto dei limiti inaccettabili. Sullo sfondo di questa riflessione emerge infine un altro aspetto della misericordia del Signore, come via dell’Umanesimo. È quello che sapientemente scrive don Gesualdo De Luca, assistente regionale in Calabria del Movimento Apostolico, nel suo ultimo libro, intitolato appunto “La Misericordia di Gesù”, della Libreria Editrice Vaticana. Un umanesimo quanto mai utile per la nostra società, scrive nella prefazione S.E. Mario Toso, segretario del pontificio Consiglio della Giustizia della Pace – “caratterizzata da una emergenza umana senza pari. Il dono del vangelo, nella universalità della misericordia preveniente, è comunque la vera grazia che salva e redime ogni uomo.

Chi volesse contattare l’autore può scrivere al seguente indirizzo email: egidio.chiarella@libero.it. Per ulteriori informazioni: www.egidiochiarella.it. Per ordinare l’ultimo libro di Egidio Chiarella si può cliccare qui.

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Egidio Chiarella

Egidio Chiarella, pubblicista-giornalista, ha fatto parte dell'Ufficio Legislativo e rapporti con il Parlamento del Ministero dell'Istruzione, a Roma. E’ stato docente di ruolo di Lettere presso vari istituti secondari di I e II grado a Lamezia Terme (Calabria). Dal 1999 al 2010 è stato anche Consigliere della Regione Calabria. Ha conseguito la laurea in Materie Letterarie con una tesi sulla Storia delle Tradizioni popolari presso l’Università degli Studi di Messina (Sicilia). E’ autore del romanzo "La nuova primavera dei giovani" e del saggio “Sui Sentieri del vecchio Gesù”, nato su ZENIT e base ideale per incontri e dibattiti in ambienti laici e religiosi. L'ultimo suo lavoro editoriale si intitola "Luci di verità In rete" Editrice Tau - Analisi di tweet sapienziali del teologo mons. Costantino Di Bruno. Conduce su Tele Padre Pio la rubrica culturale - religiosa "Troppa terra e poco cielo".

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