La violenza del temporale mi ha incuriosito e invitato a guardare attraverso la finestra della mia camera. La pioggia batteva sui vetri.
Mi soffermai a seguire la traiettoria di due gocce. Ciascuna per proprio conto, pur vicinissima all’altra, accennava a correre scivolando sul vetro; ma, dopo pochi centimetri, assottigliata, esausta, si arrestava.
Volevo aiutarle a proseguire la corsa e continuavo a guardare, partecipando, per così dire, alla fatica delle loro corse separate. Mi ritrovai a tenerne d’occhio una sola per vedere come se la sarebbe cavata. Dopo un attimo, sul vetro, un’altra goccia si accompagnò alla prima, ed insieme completarono, veloci, la corsa.
Anche il cristiano nel suo cammino può avanzare solamente in comunione con gli altri, secondo la promessa di Gesù di esser là dove due o tre sono uniti nel suo nome. E dove è Lui, tutto, anche ciò che a noi appare impossibile, diventa possibile e agevole.
Ciao da p. Andrea
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