Saranno gli interventi della Prof. Maria Luisa Di Pietro, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, e del Prof. Domenico Bellantoni, dell’Università Pontificia Salesiana, che caratterizzeranno il Convegno di studio su Percorsi educativi per la costruzione dell’identità maschile e femminile, organizzato dalla Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium» per venerdì 8 maggio 2015.
L’evento conclude il percorso che, in questi mesi, ha impegnato docenti e studenti della Facoltà a studiare la questione gender, un tema complesso e quanto mai delicato.
Il pomeriggio di studio, con inizio alle 15 presso l’Aula Magna «Giovanni Paolo II» della stessa Facoltà, rifletterà attorno ai percorsi educativi per la costruzione dell’identità maschile e femminile, soprattutto in questo contesto culturale caratterizzato da grandi cambiamenti, rivendicazioni, pressioni politiche e mediatiche.
Un contesto contrassegnato dall’ideologia del gender e dalla diffusione di un’omonima cultura che, per il Prof. Domenico Bellantoni si pone «come una nuova sfida per coloro che a vario titolo intendono accompagnare la crescita umana delle nuove generazioni».
Nel suo intervento, il docente proverà a fare chiarezza sui concetti in gioco, nonché sulle relazioni tra essi, sulle relative dinamiche psicologiche e sulle implicazioni pedagogico-educative, in modo da fornire ai partecipanti, educatori, psicologi, insegnanti, genitori alcuni riferimenti da utilizzare in vista di una più esatta e consapevole costruzione e progettualità educativa inerente al tema.
È proprio la questione antropologica ed educativa lo sfondo su cui si innesta anche l’intervento della Prof.ssa Maria Luisa Di Pietro, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, che affronterà un tema già introdotto in una precedente relazione tenuta alla Facoltà «Auxilium» nello scorso mese di novembre. Più precisamente, a partire dalle teorie di Money, e analizzando un caso specifico, evidenzierà i disturbi della differenziazione sessuale.
Per la Di Pietro, infatti: «Il fondamento comune della “realtà-donna” e della “realtà-uomo” è “l’essere persona”. Il corpo è segnato fin dall’origine dalla differenza sessuale che risulta radicata nella struttura d’essere della persona, di cui l’uomo e la donna costituiscono la differente ed ugualmente umana attuazione: non, dunque, una differenza della donna dall’uomo, ma due modalità differenti di manifestare la comune realtà personale».
***
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione «Auxilium».