Assenza con sorpresa

Dio, quando si assenta da te, è il momento in cui sta operando per te

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“Da troppo tempo non si fa vedere, né sentire; quel silenzio mi lascia pensare…” sono espressioni che si dicono per esprimere l’attesa ansiosa o il timore d’una sorpresa.

Quella mattina avevo poco tempo a disposizione. Dall’odontotecnico mi serviva una protesi con una certa urgenza. Mi affido ad una infermiera che, ascoltata la mia richiesta, mi risponde che difficilmente la protesi sarebbe stata pronta prima di qualche giorno…  Poi si allontana verso il reparto, invitandomi alla pazienza.

Aspetto più di due ore. Ero incerto se restare ancora, spazientito per la lunga e inspiegabile assenza della persona cui mi ero affidato, e di cui nessuno sapeva dirmi niente, nè dove si trovasse.

Deluso da questo strano modo di fare, decido infine di andarmene. Ma alla porta d’uscita vedo l’infermiera venirmi incontro con un sorriso soddisfatto e  rassicurante.

Le chiedo: come mai un’assenza così lunga? Perché mi ha fatto tanto aspettare?

“Ecco: la protesi è già pronta! Queste due ore di assenza erano necessarie per fare il lavoro. Mi sono assentata da lei, per poter lavorare per lei.”

Dio, quando si assenta da te, è il momento in cui sta operando per te… È particolarmente presente proprio quando ti sembra assente… fortemente e paternamente presente.

Anche Gesù in croce ha sperimentato l’assenza e l’abbandono da Dio; assenza con la divina sorpresa di ritrovarci tutti con Lui “nelle mani del Padre”.

Ciao da p. Andrea

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Andrea Panont

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