Mons. John Keenan, dopo la sua ordinazione episcopale avvenuta il giorno di San Giuseppe per la diocesi di Paisley, in Scoazia, avrebbe potuto accettare la residenza assegnata a chi ricopre il suo ruolo. Invece, a questa più elegante e appariscente soluzione, ha preferito un’abitazione ubicata in una zona popolare.
Il presule ha così spiegato la sua scelta: “Papa Francesca sogna, e così io, una Chiesa graffiata, sofferente e sporca perché è stata per strada e che non si aggrappa alla sua sicurezza”.
“Non vuole (il Papa), e non lo voglio neanche io – prosegue mons. Keenan -, una Chiesa con una psicologia tombale che trasformi i cristiani in mummie in un museo. Quando la gente vede una Chiesa che non solo dà ai poveri e agli esclusi, ma è in mezzo a loro e vive con loro gioiosamente, comincerà a credere che c’è una strada per uscire dal vizioso circolo del vivere per te stesso nella tua piccola bolla”. D’altronde, ha aggiunto il vescovo di Paisley, “l’esclusione è uno scandalo per un Paese che si definisce cristiano”.
Tornando sulla scelta di vivere in un appartamento normale, mons. Keenan ha ricordato che proviene da un’abitazione piccola, all’interno di un’università (è stato cappellano dell’Università di Paisley), e dunque si è detto “abituato a vivere con il brusio degli studenti” di sottofondo. Pertanto, spiega da neo-vescovo, “ero ansioso di portare con me quell’atmosfera, trovando persone che mi aiutassero a costituire una famiglia e a supportarmi”.
Ora è soddisfatto. “Sto vivendo con il parroco, padre Gerry McNellis, – continua mons. Keenan – molti parrocchiani entrano ed escono da casa e questo ha un suono di risate che mi fa sentire a casa”.
Mons. John Keenan, che in passato era stato parroco della chiesa di San Patrizio, nella località di Anderston, con i suoi 49 anni è attualmente il più giovane vescovo delle otto diocesi della Scozia.
(F.C.)