In memoria dei "nuovi martiri" cristiani

Si rinnova, nel cuore della Settimana Santa, l’evento organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. Prevista anche una preghiera ecumenica

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Anche quest’anno, nel cuore della Settimana Santa,  la Comunità di Sant’Egidio fa memoria della testimonianza di tanti cristiani che in numerosi luoghi del mondo sono fatti oggetto di persecuzioni, discriminazioni, privazione della libertà religiosa e finanche della vita. Lo fa ricordando le vittime e ripetendo le parole di  papa Francesco: “Oggi, nel secolo XXI, la nostra Chiesa è una Chiesa di martiri”. Lo è stata in particolare, negli scorsi mesi, in Pakistan, Indonesia, Nigeria, Kenya, Tanzania, Centrafrica.

Sono, questi ed altri, paesi in cui la testimonianza disarmata e non violenta dei cristiani costituisce uno scandalo dinanzi alla violenza, alla corruzione, al terrore. Sono luoghi dove si muore perché si va a messa, dove chiese e scuole cristiane vengono bruciate, dove si è minacciati, intimiditi o uccisi perché si educano i giovani e si strappano alle bande criminali.

I testimoni della fede del XXI secolo sono donne e uomini che ci mostrano la forza di resistenza al male fino al dono della vita; cristiani che hanno ripetuto la testimonianza degli apostoli: ”Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” .

La Comunità di Sant’Egidio li ricorda con una preghiera ecumenica, a cui parteciperanno rappresentanti delle Chiese e delle Comunità cristiane di ogni confessione. A Roma, nella Basilica di Santa Maria in Trastevere, la celebrazione sarà presieduta dal card. Pietro Parolin, Segretario di Stato.

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ZENIT Staff

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