La Via Crucis degli Champs-Elysées, una "via dell'unità"

Le meditazioni sono scritte quest’anno da un ortodosso e derivano da una spiritualità ecumenica e interreligiosa

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E’ un cristiano ortodosso l’autore delle meditazioni della 27° edizione della Via Crucis degli Champs-Elysées, che si svolgerà il Venerdì Santo, 18 aprile, dalle 12.30 alle 14. Si tratta di Antoine Arjakovsky, direttore di ricerca al Collège des Bernardins di Parigi. Tema dell’evento è Chemin de croix, chemins d’unité (Via Crucis, vie d’unità). Organizzata dalla parrocchia Saint-Pierre de Chaillot, la Via Crucis – svoltasi per la prima volta nel 1988 – parte dalla rotonda degli Champs Elysées fino alla chiesa Saint-Pierre de Chaillot, percorre l’Avenue Montaigne, la Place de l’Alma e l’Avenue Marceau.

Come spiega un comunicato, l’iniziativa si inserisce nel progetto dell’Associazione ecumenica Etoile – ChampsElysées, la quale raggruppa le 7 confessioni cristiane presenti sul territorio della parrocchia parigina.

In un’intervista pubblicata dalla parrocchia, Antoine Arjakovskysi si dichiara “felice e molto riconoscente” per la sua partecipazione all’evento. Arjakovsky spiega che le sue meditazioni derivano “dalla spiritualità cattolica, protestante, ortodossa, ma anche, in modo necessariamente differente, dalla spiritualità ebraica, musulmane e buddhista”; un’occasione per sottolineare “la specificità della fede cristiana” e “la sua universalità, che supera molto ampiamente le frontiere istituzionali della Chiesa”.

Secondo lo studioso, “tutti gli uomini e tutte le donne della terra, qualunque siano le loro religioni, qualunque siano le loro convinzioni, sono invitati in ogni momento a partecipare al grande movimento cosmico di morte e resurrezione condotto dal Dio-uomo.” Durante la processione, una delegazione di una ventina di cavalieri dell’Ordine di Malta, indossando la loro sopravveste nera, accompagneranno la Croce.

La Croce che verrà utilizzata è quella della parrocchia Saint-Pierre de Chaillot. Essa è stata realizzata nel 1989 dagli alunni del Liceo tecnico privato Saint-Nicolas di Parigi in mogano sipo del Ghana, misura 3,20 m e pesa 30 kg.

Antoine Arjakowskiè, laico e ortodosso di nazionalità francese, è sposato con una cattolica. Ha 48 anni, è storico, autore di una Storia ecumenica del cristianesimo (Qu’est-ce que l’orthodoxie ?) e di un Saggio di teologia della politica (Pour une démocratie personnaliste). È inoltre direttore emerito dell’Istituto di studi ecumenici di Lviv (o Leopoli, in Ucraina).

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ZENIT Staff

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