I cristiani in Medio Oriente e altrove stanno soffrendo “a causa di sistematiche uccisioni e persecuzioni”, ma l’Occidente ignora questa realtà “senza neanche un mormorio di protesta”.
Parola di David Alton, della Camera dei Lord, che, a proposito delle uccisioni e dei rapimenti dei cristiani e degli attacchi incendiari alle loro chiese in Africa, in Medio Oriente e in Asia, ha denunciato “l’indifferenza” dell’Occidente, la quale aggrava la crisi.
Lord Alton (vice-presidente del gruppo parlamentare trasversale che lavora a livello internazionale per la libertà religiosa e di credo) ha dunque invitato i politici, l’intelligence e altre organizzazioni che si occupano della sicurezza, a intervenire per affrontare la questione. Ha inoltre avvertito che sarebbe un disastro se l’Occidente non riuscisse a comprendere la portata della minaccia di gruppi violenti e intolleranti, i quali hanno ormai un raggio d’azione globale.
“Se mettessimo a nudo l’ideologia che sta dietro l’islamismo radicale e sfidassimo l’omertà che circonda la questione della persecuzione religiosa, dormiremmo in piedi per via di una tragedia che ha implicazioni che vanno ben al di là delle antiche terre bibliche”, ha proseguito il Lord. Il discorso l’ha tenuto nel corso di un servizio di Veglia quaresimale per i siriani cristiani perseguitati organizzato da Aiuto alla Chiesa che Soffre presso la chiesa dell’Immacolata Concenzione, nel quartiere Mayfair di Londra.
L’evento ha avuto inizio con una processione guidata da sacerdoti che brandivano le immagini di due gesuiti rapiti in Siria, padre Paolo Dall’Oglio, che manca dal luglio scorso, e padre Frans van der Lugt, ucciso lunedì nella città vecchia di Homs.
Nei giorni scorsi il Primo ministro inglese, David Cameron, ha accolto a Downing Street alcuni rappresentanti di organizzazioni cristiane. Durante l’incontro, Cameron ha detto: “I cristiani sono attualmente i religiosi più perseguitati al mondo”. “Noi dovremmo alzarci in piedi – ha proseguito – contro la persecuzione dei cristiani e dei gruppi di altre fedi, ovunque e nel modo in cui possiamo”.
Durante il discorso nella chiesa dell’Immacolata Concezione, lord Alton ha criticato la scarsa attenzione degli altri parlamentari al tema delle persecuzioni dei cristiani. “I parlamentari possono spendere centinaia di ore per far valere i diritti delle volpi o per discutere sui nostri stili di vita, ma quando si tratta dell’uccisione di bambini, o l’incendio di case e luoghi di culto, o la distruzione di una cultura secolare, le nostre classi politiche sono indifferenti”, ha detto.
“Ciò deriva – ha aggiunto in modo polemico – da una convinzione fuori luogo per cui il silenzio sui gruppi islamici radicali è indice di ‘tolleranza’. In realtà, essa è paura e indifferenza”. Lord Alton ha poi evidenziato come l’islamismo radicale sia una minaccia per l’esistenza di comunità cristiane radicate in Medio Oriente da millenni. “Noi occidentali, che godiamo di tante libertà, ignoriamo l’ideologia violenta e sistematica di quegli islamisti che vorrebbero attuare una ‘soluzione finale’ per le minoranze cristiane”.
Lord Alton ha poi invitato i musulmani a parlare contro questi fatti. “I musulmani, che sono entrati nelle nostre democrazie – ha concluso -, devono essere molto coraggiosi e rompere la congiura del silenzio identificandosi con coloro che soffrono, tra i quali spesso vi sono altri musulmani vittime dell’odio di chi li considera essere musulmani in modo sbagliato”.
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