Nella Parola… verità e libertà

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

Nel Vangelo odierno il dibattito di Gesù non è con i farisei, ma con quei Giudei che gli avevano creduto… Eppure costoro cercano di ucciderlo! Sono le contraddizioni di quanti cercano di credere con le loro umane forze, mentre in realtà uccidono la verità dentro il loro cuore, con parole e opere di menzogna. E Gesù si consegna con pazienza, rivelando il suo mistero con un trittico: parola, libertà, verità. È in gioco una duplice figliolanza e, dunque, una duplice paternità. 

Meditazione

Quante contraddizioni sono presenti nella nostra vita! Diciamo di credere, siamo devoti praticanti; a volte appassiti uomini e donne di Chiesa… Eppure la nostra vita e le nostre opere non dicono la nostra fede, non siamo coerenti e appassionati credenti. Se da una parte ci dichiariamo cristiani, dall’altra parte uccidiamo la verità di Gesù, non camminiamo nella verità, non applichiamo la verità nella nostra vita. Rimaniamo così avviluppati in noi stessi, schiavi delle apparenze e del giudizio degli altri. A volte esibiamo con orgoglio la nostra carta di identità: sono cristiano praticante! Ma facciamo fatica a mostrarci nella nostra vera identità, la sola che – come per il pubblicano al tempio – possiamo davvero esibire: sono peccatore! Finché non prendiamo coscienza di essere peccatori, non solo di fare peccati, non raggiungeremo mai la libertà del cuore perché la Parola, che è Cristo Gesù, non rimane in noi e la casa della nostra vita crolla in quanto costruita sulla sabbia. Dobbiamo allora superare le contraddizioni fra il dire e il fare, l’essere e l’agire. E dobbiamo annullare il divario fra fede e opere, Vangelo e vita. Diversamente, dice Gesù, la mia parola non trova accoglienza in voi. Il trittico rivelativo di Gesù, parola-verità-libertà, è retto dal verbo rimanere, molto caro al Quarto Vangelo. Già nel primo capitolo l’evangelista Giovanni usa tre volte il verbo rimanere: «Maestro, dove rimani… andarono e videro dove rimane… e quel giorno presso di lui rimanevano». Poi c’è lo splendido capitolo 15, la parabola della vite e dei tralci con le sue applicazioni. E si tratta di rimanere in Gesù, nella sua Parola, nel suo Amore… allora saremo davvero suoi discepoli. Conosceremo, così, la Verità e la Verità ci farà liberi! 

Preghiera

Signore Gesù, liberami da ogni ipocrisia, rimani con me perché si fa sera nel mio cuore e dammi grazia e coraggio di rimanere in te per vivere in verità e camminare in libertà. 

Agire

Oggi devo seriamente prendere coscienza di “essere peccatore” e chiederò al Signore l’elemosina della sua misericordia, per fare verità nella mia vita. 

Meditazione del giorno a cura di monsignorMario Russotto, vescovo di Caltanissetta, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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