Il convegno passato alla storia come il “Convegno sui mali di Roma” si svolse nel febbraio del 1974. Parteciparono all’evento figure storiche della Capitale, come mons. Clemente Riva e mons. Luigi Di Liegro.
Questa data è rimasta impressa nella memoria dei cittadini di Roma e non solo. Non capita spesso, infatti, che un incontro di studi segni l’inizio di una fase nuova di vita sia dei protagonisti dell’evento sia della comunità oggetto della riflessione: la Città Eterna.
Dalla riflessione collettiva emerse il quadro di una città divisa in due, in bilico verso una divaricazione sempre più ampia. Tutto questo in un quadro di radicalizzazione della conflittualità sociale.
Hanno preso parte all’evento: il Sindaco di Roma, Ignazio Marino che ha portato i saluti del Comune di Roma; Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio, che ha introdotto l’incontro; Andrea Riccardi, ordinario di Storia contemporanea e Giuseppe De Rita, presidente Censis, in qualità di relatori. Sono intervenuti anche mons. Pietro Sigurani, Rettore della chiesa di Sant’Eustachio e suor Lorenzina Colosi delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
L’aumento nel Belpaese dei processi di disuguaglianza sociale rende ancora più importante portare all’attenzione dei cittadini quanto grande sia il valore della connessione tra il momento della riflessione e quello dell’operatività che in quel febbraio del 1974 si andò delineando e sviluppando.
Il senso di questo convegno in Campidoglio non è quello di una celebrazione storica dei personaggi, dell’evento e dei suoi esiti, quanto piuttosto la riproposizione di un metodo di analisi e di lavoro che quell’evento rappresenta nella memoria della Città e che deve continuare a essere presente per il bene della collettività cittadina.