Occasione preziosa per i cultori di storia del Missale quella che si realizza domani, giovedì 10 aprile, alle ore 17, presso l’Istituto Liturgico Sant’Anselmo in Roma. Si tratta della presentazione di un’opera apparsa recentemente come 71° volume della collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica edita dalla Libreria Editrice Vaticana.
Il volume (a due colori e con pagine a quattro colori) è una riproduzione anastatica del Missale secundum consuetudinem Vallisumbrosae edito a Venezia nel 1503 con una realizzazione tipografica che desta meraviglia ancora oggi per la bellezza dell’impianto grafico e per la ricchezza delle incisioni. Nitidissimo il testo latino stampato in caratteri gotici molto chiari.
L’esemplare più bello e completo è conservato a Firenze nella Biblioteca Marucelliana. La Direzione di quella Biblioteca ha offerto la possibilità di riprodurre anche le pagine a colori. Ne risulta pertanto un’opera quanto mai significativa e preziosa per lo studio della celebrazione quale si attuava tra il XV e il XVI secolo.
Una delle tante peculiarità è costituita dal fatto che il Missale è testimone della preghiera ufficiale dei monaci dell’Ordine Vallombrosano, in un periodo della vita della Chiesa che precede di poco quanto stabilirà il Concilio di Trento e che sarà poi codificato con il Missale del 1570 (edito nuovamente nel 2012 nella stessa collana). È dunque un testo che permette di cogliere l’organizzazione rituale e i testi della celebrazione dell’anno liturgico. In particolare il Missale esprime soprattutto nelle rubriche la vita monastica vallombrosana.
Numerosi sono gli elementi che caratterizzano tale edizione e che ne pongono in evidenza l’attualità. A questo orientano le pagine introduttive e gli indici, il tutto predisposto da tre specialisti in questo ambito: Giacomo Baroffio, Francesco Salvestrini e Manlio Sodi (direttore della collana).
Con la presente pubblicazione, che si affianca alle numerose altre apparse nella collana, il panorama della conoscenza della storia del Missale si fa ancora più chiaro; e anche questo contribuisce a cogliere la linearità di una traditio quanto mai variegata e ricca quale si è realizzata nella storia.