Lettura
Si fa sempre più polemico e incalzante il dialogo fra Gesù e i farisei. Questi si ostinano a volerlo inquadrare dentro il loro umano pensiero, dentro la ristretta visione del mondo e della Legge. Gesù risponde e spiega: vuole a tutti i costi scuotere la loro coscienza, perché anche di essi è il Salvatore. E li invita ad incontrarlo con lo sguardo di Dio, con una conoscenza dall’alto, per arrivare a comprendere che egli è l’Io Sono di Dio.
Meditazione
È proprio difficile capire Gesù se si ricorre solo a categorie umane. Anche Pietro cade in questo errore quando pensa a Gesù come un uomo elevato alla dignità divina e, per questa ragione, esclude la croce e l’umiliazione dal suo orizzonte. Gesù, invece, è Dio fatto uomo, vero Dio e vero uomo. Il suo itinerario è quello discendente, non ascendente. Questo abbassamento, nella logica di Dio, include l’umiliazione obbediente fino alla morte di croce. Gesù è Dio Amore che tutto si dà nella gratuità. Il Padre, all’abbassamento obbediente del Figlio, fa seguire l’innalzamento glorioso, fino a dargli un nome al di sopra di ogni altro nome. Ma l’innalzamento, di cui parla il Vangelo di Giovanni, ha una duplice dimensione: quella umiliante sul legno della croce e quella gloriosa alla destra del Padre. La prima è causa della seconda. Proprio nel primo umiliante innalzamento, lì dove gli uomini vedono solo maledizione e fallimento, in realtà c’è la nostra benedizione e la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte. Lì, appeso al legno, Gesù rivela il suo nome per sempre: Io Sono. Quel nome rivelato da Dio a Mosè, che dice l’esserci di Dio nella compagnia dell’uomo, ora si compie in modo definitivo nell’Emmanuele, Dio-con-noi per sempre, perché nostro Salvatore e Liberatore, nostro Fratello e Amico nell’Amore più grande: dare la vita. Sta a noi decidere da che parte stare, sta a noi, ora, scegliere se guardare e conoscere Gesù – e quindi gli altri, noi stessi, le vicende del mondo… – con gli occhi di Dio, come uomini e donne rinati dall’alto, oppure con gli occhi del mondo e delle nostre piccine presunzioni. Ma in questo secondo caso uccidiamo la speranza spegnendo la fede, perciò, pur cercando Dio, resteremo nella palude del nostro peccato e non potremo assaporare la gioia del cuore e la felicità per sempre. Perché Dio-Gesù, e solo Lui, può dichiarare: Io Sono… il Pane vivo… la Luce del mondo… la Via-Verità-Vita!
Preghiera
È la Croce il tuo trono, Signore! E, innalzato a quel legno, a te attiri i credenti e il tuo sogno consegni a noi tutti redenti. È la Croce il mio trono, Signore!
Agire
Oggi cercherò di accettare ogni umiliazione e farò i servizi più umili e nascosti con amore e per amore di Gesù.
Meditazione del giorno a cura di monsignorMario Russotto, vescovo di Caltanissetta, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it