La Chiesa africana rende omaggio a Giovanni XXIII e a Giovanni Paolo II

Una conferenza internazionale alla Pontificia Università Urbaniana tratterà il tema del contributo del cattolicesimo alla cultura del continente nero

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La conferenza La Chiesa in Africa, che si terrà a Roma alla fine del mese, metterà in luce la relazione tra la Chiesa Cattolica e il continente africano. L’evento, che avrà luogo in occasione delle canonizzazioni dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, sarà incentrato sull’implementazione del Concilio Vaticano II in Africa.

Il convegno è stato presentato stamattina in Sala Stampa Vaticana da monsignor Barthélemy Adoukonou, segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, monsignor Emery Kabongo Kanundowi, vescovo emerito di Luebo ed ex segretario del beato Giovanni Paolo II; monsignor Melchor Sánchez de Toca y Alameda, sottosegretario del Pontificio Consiglio per la Cultura; il professor Martin Nkafu, docente alla Pontificia Università Lateranense.

Parlando dell’imminente evento, monsignor Adoukonou ne ha sottolineato il significato, soffermandosi sul ruolo della Chiesa nello sviluppo di “un’identità culturale per il continente africano”.

L’incontro, ha affermato, rifletterà su “come difendere i valori culturali dell’Africa e su cosa l’Africa sia diventata. La Chiesa deve riflettere su quale fede, per quale cultura e per quale sviluppo. Questo dipartimento di fede, cultura e sviluppo ha come obiettivo quello di connettersi con gli intellettuali africani”.

Il presule africano ha evidenziato i contributi alla Chiesa africana, da parte del beato Giovanni XXIII, che nominò il primo cardinale africano e che fu il primo papa a ricevere artisti ed intellettuali africani in Vaticano.

“Il Papa volle ricevere questi pittori ed artisti. Per noi lui è una figura di sostegno. Da questo punto di vista, ha riconosciuto la cultura africana, pertanto papa Giovanni XXIII è il ‘Papa Buono’, il Papa della pace, il Papa che ha riconosciuto la cultura dei neri”.

La conferenza rifletterà sui contributi del beato Giovanni Paolo II alla cultura africana. “La Chiesa ha mostrato la sua universalità e la sua apertura alla cultura moderna”, ha detto monsignor Melchor. Come papa, il beato Giovanni Paolo II volle avviare un dialogo con la cultura contemporanea, attraverso la creazione del Pontificio Consiglio per la Cultura, sulla scia dello spirito del documento del Vaticano II, Gaudium et Spes.

Il professor Nkafu ha riflettuto sull’incoraggiamento dato dal beato Giovanni Paolo II durante la sua visita pastorale a Nairobi, in cui richiamò la Chiesa africana ad essere parte della cultura.

“La Chiesa ha fatto tantissimo per l’Africa: quante scuole, quanti ospedali, università, persone impegnate in politica… Quanti di costoro hanno trasformato l’Africa grazie all’incontro con il cristianesimo!”, ha esclamato Nkafu.

La conferenza, intitolata, La Chiesa in Africa dal Concilio Vaticano II al Terzo Millennio. Omaggio dell’Africa ai Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, avrà luogo presso la Pontificia Università Urbaniana, il 24 e 25 aprile.

[Traduzione dall’inglese a cura di Luca Marcolivio]

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Junno Arocho Esteves

Newark, New Jersey, USA Bachelor of Science degree in Diplomacy and International Relations.

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