Giovanni XXIII, la Polonia e la Madonna di Czestochowa

Sin dal periodo in cui era chierico, Angelo Roncalli sviluppò un profondo legame con il Paese est-europeo e con le sue radici spirituali

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Nel quadro del cammino di preparazione alla canonizzazione di Giovanni XXIII, va ricordato il grande affetto che egli nutriva nei confronti della nazione polacca e del suo popolo, nonché la forte stima e amicizia che lo legavano al cardinale, Primate del Millennio, Stefan Wyszynski. Soprattutto, era molto devoto al Santuario della Madonna Nera di Jasna Góra.

Prima di essere eletto al Trono di San Pietro, il cardinale Roncalli ha visitato la Polonia. È stato in pellegrinaggio a Czestochowa, a Jasna Gora, il 17 agosto del 1929, mentre era visitatore apostolico della Bulgaria. 

Nel libro commemorativo di Jasna Gora, mons. Angelo Giuseppe Roncalli ha scritto: “Fiat pax in virtute tua, Regina Poloniae et al turribus Abundantia tuis” (Sia la pace in tuo potere, Regina di Polonia, e l’abbondanza nella tua torre). 

Gli incontri e i colloqui tra Roncalli e il Primate del Millennio sono sempre stati all’insegna della Madonna di Czestochowa. A testimonianza della sua devozione, va ricordato che il 4 novembre 1958 papa Giovanni XXIII chiese al cardinal Wyszynski che venisse celebrata ogni giorno una messa nella Cappella della Miracolosa Immagine della Madonna di Jasna Gora per le intenzioni del Papa. La dimostrazione più evidente avvenne però nel giugno 1963, quando un morente Giovanni XXIII chiese che gli venisse portata vicino al letto un’immagine della Madonna di Czestochowa.

Le radici del legame tra Giovanni XXIII e la Polonia sono molto antiche. Pare che nel 1895, all’età di 14 anni, Angelo Roncalli, da chierico, abbia iniziato un’amicizia spirituale con San Stanislao Kostka. Le notizie su questo fatto sono documentate in un numero del Giornale dell’anima. È spiegato che San Stanislao Kostka – insieme a due giovani santi gesuiti vissuti nel XVI secolo: Saint Alojzy Gonzaga e Giovanni Berchmans – erano diventati, per il giovane chierico Roncalli, suoi personali patroni nel cammino di preparazione al sacerdozio.

Angelo Roncalli ha anche legato la sua vita spirituale a San Stanislao Kostka nel periodo in cui era alunno del Seminario Romano (1901-1904): svolse pellegrinaggi presso le reliquie del Santo, custodite nella chiesa di Sant’Andrea al Quirinale. Il 13 novembre 1962, quand’era già Papa, incontrò i padri conciliari polacchi proprio presso questo luogo in cui si trovano le reliquie di san Stanislao Kostka.

Nel periodo degli studi da chierico di Roncalli a Roma, apparve per la prima volta un’edizione tradotta in italiano della Trilogia (1901) di Henryk Sienkiewicz, famoso scrittore polacco. Roncalli ne fu un attento lettore. Tanto che ne parlò durante gli incontri con i vescovi polacchi nel periodo del Concilio Vaticano II. 

La prima visita di Angelo Roncalli in Polonia avvenne nel settembre 1912 (per altro in un periodo in cui lo Stato polacco era assente dalla cartina geografica), dopo il Congresso Eucaristico di Vienna. In quell’occasione visitò Cracovia e Wieliczka e incontrò il vescovo mons. Adam Sapieha. Durante questa visita mons. Roncalli celebrò la Santa Messa nella cattedrale di Wawel, presso l’altare con la Croce della regina Edvige.

Ma il profondo legame di Giovanni XXIII con la Chiesa di Polonia si rivela in modo palese il 20 maggio 1963, nel corso della sua ultima udienza privata, che avvenne con il cardinale Stefan Wyszynski e con altri quattro vescovi polacchi. Di questo fatto il Papa Buono ne ha scritto nel suo Diario dell’anima.

Infine, risulta interessante notare anche che, il 22 giugno del 1962, fu su richiesta del vescovo di Częstochowa, Zdzislaw Goliński, che Giovanni XXIII decise di dare alla Cattedrale della Sacra Famiglia di Nazaret il titolo di Basilica Minore Santa Famiglia di Nazaret. Titolo annunciato formalmente durante la breve visita papale avvenuta il 13 gennaio 1963.

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Mariusz Frukacz

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