Lettura
Tre sono le tipologie di personaggi “collettivi” che il Vangelo di oggi mette in relazione con Gesù: la gente, le guardie, i capi dei sacerdoti e dei farisei. Infine, un personaggio singolo e ben identificato: Nicodemo, che rappresenta la luce della ragione, l’intelligenza “aperta” che cerca la verità dell’Uomo di Nazareth nelle sue parole e nelle sue azioni. Per questo chiede, secondo la Legge, di ascoltare (le parole) e conoscere (le azioni di) Gesù, per evitare frettolosi e superficiali pregiudizi.
Meditazione
Il quarto Vangelo riporta, nel suo stile proprio, quello che i Vangeli sinottici propongono come interrogativo in dialogo di Gesù ai suoi discepoli: «La gente chi dice che io sia… Ma voi chi dite che io sia?». Da sempre la persona di Gesù ha suscitato interrogativi, inquietudini, dissensi e consensi. Certo è che non lascia indifferente chi ha il coraggio di accostarsi a Lui, per ascoltare le sue parole e conoscere le sue opere. E così, mentre per alcuni è un profeta, per altri è il Cristo-Messia. Ma per gli uni e per gli altri il problema sta nella sua provenienza geografica: la Galilea, regione del nord della Palestina, crocevia delle genti, piccola provincia periferica dell’impero romano, terra quasi eretica ai margini di Israele. E poi Nazareth, villaggio dal quale – esclama Natanaele a Filippo – «può mai venire qualcosa di buono?». Gesù, dunque, viene dalle periferie dell’esistenza e morirà nelle periferie di Gerusalemme. Perché il Vangelo comincia dagli ultimi e non c’è periferia della storia né periferia umana che non possa essere cuore di Vangelo, trama di santità. Perché Dio comincia e finisce con gli ultimi, abbracciando nel suo Amore ogni periferia di povertà. Pensa alle periferie della tua anima, guarda in quali periferie si trovano quelli che ami, quelli che ti amano, quelli che ti stanno vicino… Fra la gente domina il dissenso, fra le guardie, invece, c’è consenso: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei rimangono prigionieri del loro presunto sapere e finiscono con il disprezzare sia Gesù sia la povera gente, considerata “maledetta”. E un giorno, insieme ai sommi sacerdoti, consegneranno Gesù come maledetto che pende dal legno. E tu… in quale di questi personaggi ti ritrovi? Qual è la tua posizione nei confronti di Dio? E Gesù, chi è per te?
Preghiera
Signore, rendi inquieto il mio cuore, tirami fuori dalle mie presunzioni e raccoglimi dalle periferie dell’esistenza perché solo in te trova pace la coscienza, solo tu alla mia gioia dài consistenza.
Agire
Oggi, nel raccoglimento del cuore, mi interrogherò per chiarire a me stesso: chi è Gesù per me? Cosa mi manca per decidermi seriamente per Lui?
Meditazione del giorno a cura di monsignorMario Russotto, vescovo di Caltanissetta, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it