Lettura

Continua la polemica dei Giudei nei confronti di Gesù, a causa della guarigione del paralitico in giorno di sabato. Gesù mostra una grande pazienza e anche una ferma volontà di recuperare alla verità dell’Amore questi suoi accusatori. Il testo ruota attorno a due parole-chiave: testimonianza e gloria. La prima, come verbo e sostantivo, ricorre nove volte; la seconda tre volte. 

Meditazione

È difficile fare il bene! Non solo per il bene in sé ma anche perché bisogna rendere conto a coloro che cercano soltanto il proprio interesse e non godono del bene altrui. Ebbene, Gesù con pazienza e chiare argomentazioni prova a dare ragione della speranza e dell’Amore che Egli stesso è e dona. E cerca di portare sulla via di Dio gli impenitenti Giudei. Per questo si affida non alle sue parole ma alla testimonianza delle opere, poiché l’albero si riconosce dai suoi frutti. Le opere di Gesù non vengono dagli uomini, ma da Dio e, dunque, attestano che Egli è stato mandato dal Padre. Il Padre stesso, oltre alle opere, testimonia che Gesù è il Figlio, l’Amato nel quale ha posto la sua compiacenza. E noi dobbiamo ascoltare il Figlio! Oltre alle opere e al Padre c’è un terzo testimone che attesta la verità di Gesù Messia del Padre: le Scritture. I Giudei conoscono le Scritture, ma per essi la Parola non è una spada a doppio taglio che ferisce e guarisce, interroga e inquieta, scuote e converte. Anche noi ascoltiamo e conosciamo tanti brani delle Scritture, ma li teniamo nell’archivio della mente come spade antiche in un museo. Abbiamo reso innocua la Parola di Dio, non per sua impotenza ma per nostra ostinazione. Se è così, dice Gesù: «Non avete l’amore di Dio». Ecco di seguito i sette passi per rendere vero e vivo l’incontro con le Scritture. Primo passo: lettura attenta, ordinata e non “casuale”. Secondo passo: spiegazione, cioè ermeneutica della Scrittura per trovare il senso della Parola divina nelle e fra le parole umane, come fa Gesù sulla via di Emmaus. Terzo passo: comprensione, cioè lasciarsi “con-prendere” dalla Parola ricomprendendola alla luce dello Spirito che l’ha ispirata. Quarto passo: ascolto obbedienziale, mettendo in pratica le parole per “dare carne” alla Parola. Quinto passo: conversione della vita, concretamente, nelle piccole cose di ogni giorno. Sesto passo: condivisione nella testimonianza della Parola e nell’esercizio quotidiano della carità. Settimo passo: celebrazione… perché si porta all’altare di Dio la vita condivisa e intrisa d’amore. 

Preghiera

Inquieta e ferisci il mio cuore, Signore, con la luce della tua Parola e il fuoco del tuo Amore, perché in te cerchi la gloria e speranza testimoni ancora. 

Agire

Oggi presterò particolare attenzione alla Parola del Vangelo, sottolineando la frase che più mi colpisce e ripetendola spesso durante la giornata, perché il mio cuore sia rivolto al Signore. 

Meditazione del giorno a cura di monsignorMario Russotto, vescovo di Caltanissetta, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti  info@edizioniart.it