Noi bambini deridevamo sfacciatamente il nonno che, girando per la casa. chiedeva rabbuiato e spazientito: “Dov’è la mia pipa? dove l’avete nascosta?”. Cercava la pipa e l’aveva in bocca.
Poco fa mi sono trovato nelle stesse condizioni del nonno: per un’ora sotto la pioggia battente a suonare il campanello, all’una di notte; chiamavo spazientito perché mi aprissero la porta di casa della quale ero ospite da pochi giorni.
E’ venuto ad aprire Guglielmo che mi ha accolto dicendo serenamente: “Guardati in tasca! La chiave ce l’hai anche tu. Te l’abbiamo data appena hai messo piede in questa casa”.
Era infatti nella tasca, dove l’avevo messa distrattamente. Guglielmo me l’ha fatta riconoscere.
“Scusami, non sapevo.”
Così ho imparato a non deridere più il nonno quando non avverte di avere in bocca la pipa che cerca.
Ma la lezione che mi impegna a vivere ogni momento, è prendere coscienza di avere ricevuto, fin dalla mia entrata in questo mondo, la chiave fortunata; con me abita, anzi in me vive.
E’ Colui che mi ripete: “Non temere…se io sono con te, se io vivo in te, chi sarà contro di te!?”
Ciao da p. Andrea
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