Dimmi con chi vivi

Nella vita d’una comunità seriamente cristiana, c’è un clima tale che si chiama… Gesù

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Chiunque voglia misurarsi con il vangelo si trova facilitato da tutta una comunità che lo appoggia e lo sostiene soprattutto quando attraversa momenti in cui si sente piegare dalla stanchezza e dalla solitudine.

L’ho capito meglio nelle Puglie dove mi trovavo a trascorrere il periodo pasquale. Una grande ed inaspettata nevicata, lassù a mille metri, ha improvvisamente imbiancato tutta la zona. La neve era talmente abbondante che i ragazzi si divertirono a sciare per ore.

Il giorno dopo, però, col primo sole e con la temperatura ritornata mite, tutto era scomparso. Nel Cadore, invece, su una collina a soli cinquecento metri, è pure nevicato, ma la neve è rimasta per mesi. Strano. A mille metri, nelle Puglie, è venuta ed è scomparsa in poche ore, mentre a soli cinquecento metri in Cadore è rimasta, ha perseverato per mesi.

Mi è stato spiegato: la montagna delle Puglie è un’altura isolata, attorniata da un clima molto mite, per cui la neve non solo non può durare, ma spesso non tocca nemmeno terra; mentre la collina del Cadore, anche se di soli500 metri, è avvolta da una intera cerchia di alte montagne. Sorretta dal clima molto fresco la neve resiste più a lungo.

Non può un cristiano isolato perseverare a lungo nel proposito del bene… Nella vita d’una comunità seriamente cristiana, dove tra tutti vige una sorta di gara per amarsi, servirsi l’un l’altro, c’è una forza specialissima, un clima tale che si chiama…Gesù.

Ciao da p. Andrea

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Andrea Panont

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