In mezzo al bailamme di questi giorni del Governo italiano, ci si aspettava che Oltretevere avessero le idee un po’ più chiare. Nel senso che gli otto impegnatissimi cardinali del C8, assoldati da Bergoglio per riformare la Curia presentassero, al termine della terza ondata di riunioni, qualche risultato sconvolgente all’interno della Chiesa.
Invece, nulla del genere. O, almeno, così pare. D’altronde una profonda revisione della Curia romana è un processo lungo e complicato, che ha bisogno di un lavoro attento, magari diluito in un lasso di tempo che duri un po’ più di tre giorni. Frutto di questa terza manche di incontri mattutini e pomeridiani dei saggi porporati – alla presenza di Francesco e di Parolin – è stato quindi solo un progetto di riassetto per lo Ior, l’Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica) e le altre strutture economico-amministrative, presentato stamani al Santo Padre.
Per quanto non sia trapelato nulla, né padre Lombardi abbia rivelato qualcosa in particolare ai giornalisti, sembra prendere sempre più quota l’idea della creazione di un unico “ministero” che incroci i destini dei diversi enti vaticani che si occupano di economia e di finanza. Una idea, questa, confermata nei giorni scorsi anche dal cardinale Maradiaga, coordinatore del C8, in una delle sue ‘tante’ interviste che sembrano non suscitare la piena approvazione dei colleghi.
Dal canto suo, padre Lombardi, nel briefing di oggi, si è limitato a riferire che “il lavoro del Consiglio è continuato ieri pomeriggio, sulla base delle relazioni fatte dalle commissioni referenti sugli organismi economico amministrativi e sullo Ior”. E che i porporati “hanno approfondito e hanno formulato delle loro proposte al Papa”. “Il messaggio che ho avuto – ha aggiunto il gesuita – è che gli otto consiglieri hanno lavorato intensamente presentando degli orientamenti e proposte concrete per riorganizzare dicasteri economici della Santa Sede e lo Ior”.
Quindi, per ora, restano in campo solo proposte, progetti, idee, valutazioni. Nessuna decisione che, naturalmente, spetterà al Successore di Pietro. Oggi pomeriggio – ha poi confermato il portavoce vaticano – il Consiglio proseguirà i suoi lavori insieme all’altro Consiglio “dei quindici”, composto dai cardinali incaricati dal Papa per analizzare le questioni economiche. La riunione avrà luogo nella Sala Bologna e sarà presente Francesco. Due rappresentanti dei due diversi Consigli prenderanno poi la parola presentando, in una relazione, i rispettivi lavori, dopodiché si lascerà spazio a domande e interventi.
Le quindici ‘berrette rosse’ si riuniranno poi per una due giorni, il lunedì e martedì della prossima settimana. Gli otto consiglieri, invece, riprenderanno i lavori dal 28 al 30 aprile, subito dopo le canonizzazioni di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Fissata già da adesso anche una quinta sessione dall’1 al 4 luglio. “Il lavoro continua – ha osservato Lombardi – non è ancora giunto alle battute finali per quanto riguarda l’esame dei diversi dicasteri della Curia, dato che in questi tre giorni si sono concentrati su questioni economico-amministrative”.
Domani e dopodomani, poi – ha ricordato il direttore della Sala Stampa vaticana – i cardinali saranno di nuovo l’uno al fianco dell’altro per il Concistoro straordinario. I presenti, ha detto Lombardi, in base alle stime del cardinale decano Angelo Sodano, dovrebbero essere 185, inclusi gli ultraottantenni. Il Concistoro prenderà il via con una preghiera, il saluto di Sodano e un primo intervento di Papa Francesco. Il resto della mattinata sarà occupato poi dalla relazione del cardinale Walter Kasper, che parlerà di famiglia, pastorale familiare e matrimonio. Temi al centro del Concistoro, oltre che del prossimo Sinodo di ottobre. Dopo Kasper, tutti gli altri cardinali partecipanti discuteranno liberamente, alla presenza del Pontefice, il pomeriggio e il giorno successivo.