Lettura
Gesù aveva appena finito di discutere con gli ebrei e si accingeva, a percorrere l’ultima strada, quella per Gerusalemme. In questo brano del Vangelo di Marco i discepoli si trovano in viaggio sulla barca con un unico pane. Discutono di questo – del perché non avevano portato sufficiente cibo – mentre Gesù parla loro di ben altro.
Meditazione
“Un solo pane” accende tra i discepoli una grossa discussione. Chi di loro ha dimenticato di comprarne altro? Di chi è la colpa? Gesù li avverte di non cadere nei modi di essere dei farisei e di Erode. Ma i discepoli neppure lo sentono. Non di rado succede anche oggi. Abbiamo un pane, ma non lo vediamo. Lo possiamo constatare nelle nostre parrocchie: si discute animatamente di qualche aspetto più o meno secondario, ci sono piccole e grandi invidie e i soliti orticelli. Quando qualcosa non funziona come dovrebbe, si discute e si punta il dito. Tutto questo mentre Gesù ci parla e quell’unico pane viene spezzato per noi. Succede anche a noi, nella nostra vita. Siamo così presi dalle nostre preoccupazioni, dalla nostra angoscia di rimanere senza pane, senza soldi, senza lavoro, senza assicurazione, senza casa, senza i nostri cari… che non percepiamo invece il dono meraviglioso che abbiamo. Non pensiamo che era poco il pane con cui Gesù era riuscito a sfamare molti, e che non dobbiamo preoccuparci finché c’è Lui. C’è “un solo pane” e nella barca e non siamo certo soli. Gesù è con noi. Gesù ci ricorda, come ai discepoli, quello che lui ha fatto: sono i miracoli che Lui ha fatto e che possono aiutare la fede a diventare più salda e più forte. Dimostrano che la fiducia in Gesù, la fiducia in Dio, è ben riposta. Ma per sentirlo dobbiamo smettere di discutere almeno per un attimo. Così capiremo anche che basta un pane, e che quel pane c’è. Deve solo essere spezzato per saziare per sempre.
Preghiera
«Anima di Cristo, santificami. Corpo di Cristo, salvami. Sangue di Cristo, inebriami. Acqua del costato di Cristo, lavami. Passione di Cristo, confortami. O buon Gesù, ascoltami. Nascondimi dentro le tue piaghe. Non permettere che io mi separi da te. Difendimi dal nemico maligno. Nell’ora della mia morte, chiamami. Fa’ che io venga a te per lodarti con tutti i santi nei secoli dei secoli. Amen» (S. Ignazio).
Agire
Oggi mangiando il pane, ringrazierò in modo particolare il Signore per questo dono, per tutto quello che ho avuto.
Meditazione del giorno a cura della prof.ssa Alexandra von Teuffenbach, docente di Teologia e Storia della Chiesa, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it