ONU: Quando la politica viene stravolta dall'ideologia

Stefano Gennarini di C-Fam racconta come l’ideologia contraria alla vita e alla famiglia naturale riesca a formulare e condizionare i documenti delle Commissioni delle Nazioni Unite

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Ha suscitato scalpore a livello internazionale il Rapporto del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo che critica pesantemente la Chiesa cattolica. Quello che più stupisce è che il Comitato Onu non si sia limitato solo a muovere critiche velenose, ma abbia preteso che la Santa Sede receda dall’opposizione alle politiche abortive e smetta di opporsi a matrimoni e adozioni per coppie gay. Mons. Silvano Maria Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso gli Uffici Onu a Ginevra ha sostenuto che il rapporto in questione sia stato formulato e scritto da persone che nutrono forti pregiudizi nei confronti del Vaticano.

D’accordo anche Stefano Gennarini, direttore del Centro di studi giuridici C-FAM, convinto che il rapporto della Commissione sia stato scritto e utilizzato strumentalmente contro la Chiesa Cattolica. C-FAM, “Istituto per la famiglia e i diritti umani” con sede a New York e Washington, è stato fondato nel 1990 come risposta all’appello del Beato Giovanni Paolo II affinchè i cattolici siano presenti nella pubblica piazza. Per saperne di più ZENIT ha intervistato Stefano Gennarini.

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Che cos’è C-FAM e che ruolo svolge in seno alle Nazioni Unite?.

Gennarini: C-FAM è impegnata quotidianamente nel seguire e approfondire tutto quanto accade alle Nazioni Unite, con particolare attenzione in merito ai temi della famiglia e della vita. Le informazioni e interviste raccolte vengono diffuse da un bollettino settimanale conosciuto come “Friday Fax” (Il fax del venerdì). Come associazione, C-FAM ha partecipato ai principlai incontri e conferenze che riguardano i temi sociali, cone la Conferenza de il Cairo del 1994, ed è riconosciuta presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.

Cosa pensa delle raccomandazioni diffuse dal Comitato delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo ?

Gennarini: Sono abituato a vedere come i funzionari degli uffici delle Nazioni Unite riescono a stilare documenti stravaganti. In questo caso sono preoccupato per coloro che leggeranno queste osservazioni. E’ un peccato che il Comitato sui diritti dell’infanzia abbia scelto di prendere questa strada. In questo modo, stanno minando il lavoro dell’ONU nella promozione e nel rispetto dei diritti umani. Con questo documento la credibilità di questo ufficio è messa in discussione: adesso nessun paese prenderà sul serio le osservazioni del Comitato, perché è evidente che si tratta di un documento politicamente e ideologicamente di parte.

Quindi non è sorpreso di questo comportamento?

Gennarini: Non proprio. Da anni ci sono gruppi ideologicamente schierati a favore di aborto e matrimoni e adozioni gay; gruppi che sono maggioritari negli uffici di organismi delle Nazioni Unite. Questi gruppi godono di generose donazioni provenienti dai paesi del Nord e da quelli europei. La loro ideologia stravolge la realtà, cosicchè anche se nessun trattato menziona l’aborto o l’orientamento sessuale e questioni simili, loro son capaci di inserire argomentazioni ideologiche nei documenti ufficiali. Inserendo argomentazioni ideologiche stravolgono l’interpretazione giuridica. E’ un peccato perché le indicazioni dei comitati di sorveglianza degli uffici dell’Onu potrebbero svolgere un ruolo importante nell’aiutare i paesi a far rispettare i diritti umani. Invece il dibattito è tutto spostato sulla promozione dell’aborto e dell’omosessualità. Questo modo di fare alimenta lo scetticismo di coloro che criticano le Nazioni Unite ed in particolare l’Ufficio per la promozione ed il rispetto dei Diritti Umani. L’attacco contro la Chiesa cattolica era nell’aria. I sostenitori di certe ideologie cercano sempre di macchiare l’immagine pubblica della Santa Sede. Per loro il Vaticano è il nemico pubblico numero uno. Non sopportano che la Santa Sede si opponga a violazioni della dignità umana. Se non fosse per il lavoro della delegazione Vaticana presso le Nazioni Unite e della Segreteria di Stato, l’aborto e la sodomia potrebbero essere già stati dichiarati diritti umani universali. La Santa Sede è l’unica delegazione delle Nazioni Unite che non accetta alcuna ambiguità sulle questioni che riguardano la dignità dei bambini e delle bambine. In generale le delegazioni dei diversi Paesi non se la sentono di battersi per difendere i bambini non ancora nati.

Mons. Tomasi , Osservatore Permanente della Santa Sede presso l’Onu, a Ginevra, ha detto in un’intervista che la relazione è “stata scritta” prima ancora che la Santa Sede facesse la sua presentazione alla commissione. E’ vero?

Gennarini: E’ un dato di fatto. Mons. Tomasi sta semplicemente affermando quello che molti addetti ai lavori delle Nazioni Unite sanno già. La verità è che i documenti non sono scritti dagli esperti che compongono l’organo di controllo dei trattati. Questi esperti non sono compensati per il lavoro che fanno e lavorano su questi temi solo un paio di settimane all’anno. Chi è veramente in controllo di questi procedimenti è il personale delle Nazioni Unite dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani che lavorano a tempo pieno a Ginevra per preparare relazioni, osservazioni e raccomandazioni. Così, quando gli esperti hanno incontrato la Santa Sede in gennaio e hanno parlato con mons. Tomasi, hanno elogiato il lavoro della Santa Sede per proteggere i bambini. E’ stato però tutto inutile, perché i burocrati delle Nazioni Unite avevano già deciso le loro osservazioni.

Quindi è vero ciò che ha dichiarato l’arcivescovo, cioè che dietro le osservazioni del Comitato c’era buona parte delle organizzazioni non governative probabili a favore di matrimonio gay e aborto?

Gennarini: Senza dubbio. I Paesi presso le Nazioni Unite hanno lamentato più volte la mancanza di trasparenza nel modo in cui i comitati di sorveglianza interagiscono con le organizzazioni non governative. Spesso le informazioni fornite dai Paesi membri vengono ignorate e le Commissioni si basano quasi esclusivamente su informazioni provenienti da questi gruppi. La stessa Commissione che ha accusato la Santa Sede di provocare le violenze contro gli omosessuali, ha condannato la Russia per aver emanato una legge che protegge i minori da informazioni che potrebbero influenzare negativamente la loro salute, illudendo loro che gli atti omosessuali sono gli stessi di un rapporto sessuale tra un uomo e una donna. Gruppi omosessuali vogliono che le loro scelte sessuali vengano abbracciate da tutta la società e per loro l’ONU è un altro strumento per raggiungere questo obiettivo. È un peccato che una serie di organizzazioni che promuovono l’aborto e il matrimonio gay, i diritti sessuali per i bambini e cose del genere abbiano acquisito una tale trazione all’interno di organismi delle Nazioni Unite. Stiamo parlando di organizzazioni influenti e una volta universalmente rispettate come Amnesty International e la Commissione internazionale dei giuristi e di altri gruppi di più recente formazione, come il Centro per i diritti riproduttivi e Human Rights Watch . Ciò che è accaduto negli ultimi 30 anni è che molte organizzazioni per i diritti umani – il cui obiettivo era affermare diritti civili e politici durante la Guerra fredda – si sono trovati senza una causa dopo la caduta del Muro di Berlino. Hanno quindi concentrato la loro attenzione sui diritti sessuali. Ciò che vogliono è trasformare l’autonomia sessuale sfrenata in una norma fondamentale dei diritti umani. L’aborto e l’omosessualità sono semplicemente le manifestazioni più estreme di autonomia sessuale sfrenata. In Paesi occidentali, dove questa autonomia sessuale ha guadagnato un posto privilegiato, queste organizzazioni sono state finanziate per oltre 20 anni con miliardi di dollari, messi a loro disposizione per pagare contenziosi, istruzione, lobbying e altri progetti per promuovere le loro cause.

In questo contesto come agisce C-FAM, in qualità di istitut
o incentrato sui diritti umani e familiari? Come avete intenzione di reagire a questo rapporto delle Nazioni Unite ?

Gennarini: C-FAM ha lanciato una petizione a sostegno della Santa Sede: www.defendthevatican.org. Speriamo di far notare ai nostri amici alle Nazioni Unite l’ennesimo esempio di abuso da parte di comitati dell’ONU . Negli ultimi tre anni abbiamo lavorato al fianco dei diplomatici presso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per riformare gli organi previsti dal trattato e permettere loro di funzionare correttamente in futuro. E ‘importante che questi esperti tengano conto di questo lavoro. E’ l’unico modo per garantire che si eviti in futuro di formulare questi pareri stravagante. Finché gli esperti possono interpretare i trattati come vogliono, questo continuerà a succedere. E, naturalmente, continueremo a riferire su questi temi su www.c-fam.org.

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Junno Arocho Esteves

Newark, New Jersey, USA Bachelor of Science degree in Diplomacy and International Relations.

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