Il secondo cardinale maltese della storia

Poco prima di ricevere la berretta rossa, l’agostiniano padre Prospero Grech sarà ordinato vescovo

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ROMA, martedì, 31 gennaio 2012 (ZENIT.org) – Padre Prospero Grech, dell’Ordine di Sant’Agostino, frate agostiniano dal 1944 e sacerdote dal 1950, prossimo alla nomina cardinalizia nel Concistoro del 18 – 19 febbraio, riceverà l’ordinazione episcopale mercoledì 8 febbraio nella Concattedrale di San Giovanni, a La Valletta, Malta. 

Una notizia straordinaria dal momento che si tratta del secondo Cardinale maltese della storia, oltre che il primo Cardinale agostiniano dal 1901, anno in cui fu nominato Sebastiano Martinelli.

“Il cardinalato è ordinariamente legato all’episcopato. Il Collegio cardinalizio dovrebbe essere il  Senato della Chiesa e ogni cardinale dovrebbe avere la pienezza del sacerdozio, eccetto che un candidato, per motivi di salute, voglia rinunciare. Io non ho trovato nessuna ragione per rinunciarvi”, spiega Padre Grech in comunicato dell’ordine agostiniano.

A consacrare Padre Grech alla pienezza del sacerdozio sarà S.E. monsignor Giuseppe Versaldi, Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede e anch’egli destinato a ricevere la porpora cardinalizia nel prossimo Concistoro. Gli altri Vescovi Consacranti saranno S.E. monsignor Paul Cremona OP,  Arcivescovo di Malta  e S.E. monsignor Mario Grech, Vescovo di Gozo.

Padre Grech legge nella nomina a cardinale anche l’intenzione di S.S. Benedetto XVI di premiare l’Ordine Agostiniano e ne parla con la sua caratteristica affabilità: “Tre giorni prima dell’annuncio mi ha telefonato il Cardinale Segretario di Stato e mi ha dato la notizia. Mi ha colto di sorpresa perché non me l’aspettavo: non credo di aver fatto nulla di speciale… ma penso che il Santo Padre, con cui ho collaborato per circa 20 anni alla Congregazione per la Dottrina della Fede, abbia voluto in un certo modo anche dare un segno di gratitudine per questo servizio”.

“Io credo – ha aggiunto il sacardote – che il Santo Padre avesse in mente di premiare anche l’Ordine Agostiniano. Questa nomina mi ha sconvolto certamente la vita: ero molto più tranquillo prima… Io son certo che un po’ di forze ancora le ho e quindi un po’ di servizio alla Chiesa  ancora io potrò fare”.

Il Cardinale eletto è stato per tanti anni docente nelle Università pontificie e ha formato generazioni di sacerdoti e di frati agostiniani: “I miei studi erano biblici – racconta – e ho sempre continuato in questo ambito interessandomi particolarmente al Nuovo Testamento e alla teologia del Nuovo Testamento”.  

Nel 1970 venne chiamato al Pontificio Istituto Biblico dall’allora rettore Padre Carlo Maria Martini, a seguito di una conferenza tenuta sul problema del Gesù storico: “Al Biblico ci sono rimasto poi 32 anni a parlare della storicità di Gesù nei Vangeli e di argomenti correlati”.

Il padre agostiniano è, inoltre, cofondatore dell’Istituto Patristicum Augustinianum insieme a Padre Agostino Trapè: “Quando ancora ero Padre studente al Biblico, una volta dissi a Padre Trapè, che era stato mio professore e poi sarebbe stato un carissimo amico e confratello, che a Roma mancava un Istituto che specializzasse gli studenti in Patristica. Passarono gli anni, nel 1954 tornai a Malta e Padre Trapè divenne assistente del Padre Generale. Quando a Roma venne creato uno Studio Teologico Agostiniano, scrissi al Padre Priore dicendo che ci sarebbe stato bisogno di uno Studio Patristico Agostiniano. Non ricevetti mai risposta….”.

“Nel 1961 – prosegue – tornai a Roma per scrivere la mia tesi di laurea in studi biblici ma dopo qualche mese mi designarono segretario di monsignor Van Lierde, Vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano e Sacrista del Palazzo Apostolico. Padre Trapè nel 1965 fu eletto Priore Generale. Dopo qualche giorno da questa nomina, mi chiamò e tirò fuori da un cassetto la mia lettera, dicendomi che era il momento di dar vita al Patristico”.

Racconta ancora padre Grech: “Padre Trapè andò in udienza privata da Papa Paolo VI a cui sottopose il progetto e il Papa gli diede la benedizione con entrambe le mani. In un anno o due questo Istituto cominciò a farsi un nome e adesso noi fondatori, fra cui Padre Vittorino Grossi, Padre Angelo Di Berardino, e anche Padre Ghirau, morto purtroppo proprio il giorno dell’Epifania, abbiamo la nostra età ma ci sono molti giovani che sono qualificatissimi e che poco a poco si stanno inserendo”.

Fra i prossimi impegni pastorali di Padre Grech figurano la XII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi: “Questo prossimo Sinodo dei Vescovi avrà come tema la Nuova Evangelizzazione, mi interessa immensamente”.

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ZENIT Staff

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