ROMA, venerdì, 27 gennaio 2012 (ZENIT.org).- In Siria, è stato ucciso mercoledì 25 gennaio nel quartiere di al-Jarajmeh, a Hama, il sacerdote trentenne Basilious Nassar, dell’arcidiocesi greco-ortodossa di Aleppo. Lo ha riferito l’agenzia di stampa MISNA (25 gennaio).
Il sacerdote, che faceva il curato nel villaggio di Kafr Buhum, è stato colpito a morte da armi da fuoco mentre stava prestando soccorso ad un uomo ferito negli scontri a Hama, roccaforte dell’opposizione più dura al presidente Bashar al-Assad. La città a circa mezza strada tra Aleppo e Damasco, è da tempo teatro di scontri tra ribelli e forze lealiste.
Mentre l’agenzia di Stato Sana accusa “gruppi armati di terroristi” vicini alla rivolta anti-Assad per l’uccisione di padre Nassar, i comitati locali di coordinamento dell’opposizione danno la colpa alle truppe rimaste fedeli al presidente Assad.
“Quello che è accaduto, a quanto mi risulta, è il primo episodio di violenza odiosa ai danni di un religioso, e deve servire da monito alla comunità internazionale”, così ha dichiarato a MISNA padre Paolo Dall’Oglio, S.I., responsabile del noto monastero di Deir Mar Musa. “E’ urgente che questa trovi una via per la mediazione affinché la Siria esca da questa crisi e ne esca in fretta”, così ha continuato il gesuita italiano.
Tra le persone uccise il 25 gennaio spicca anche il dottor Abd-al-Razzaq Jbeiro, segretario generale della Mezzaluna Rossa Siriana e presidente del Comitato regionale nella provincia settentrionale di Idlib. E’ stato ucciso mentre stava viaggiando sull’autostrada Halab-Damasco, a nord di Khan Cheikhoun, in circostanze poco chiare.
La Mezzaluna Rossa Siriana, il Comitato Internazionale della Croce Rossa e la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa si sono dichiarati “sconvolti” dalla morte del dottor Jbeiro. Ribadendo che l’unico scopo delle note organizzazioni umanitarie è di “portare soccorso in modo del tutto imparziale e neutrale”, hanno lanciato anche un appello a tutte le parti coinvolte nella violenza per risparmiare “i volontari di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, i veicoli e le strutture da loro utilizzati per permettergli di compiere appieno i loro doveri”.