di Pietro Barbini
ROMA, martedì, 24 gennaio 2012 (ZENIT.org) – Oggi, 24 Gennaio, si festeggia la memoria liturgica di San Francesco di Sales, ricordato, in particolare, per la sua grande umiltà e saggezza, doti che utilizzò a favore dell’unità della Chiesa cattolica, riportando molti, che si erano allontanati (per la maggior parte calvinisti), alla comunione con essa.
Assieme alla baronessa Jeanne-Françoise Frèmiot de Chantal fondò l’Ordine della Visitazione (1610), congregazione di suore devote al Sacro Cuore di Gesù, con il compito di infondere nel mondo il divino amore attraverso la preghiera, la contemplazione e la visitazione dei poveri e ammalati.
Vescovo e dottore della Chiesa, Francesco di Sales divenne patrono dei giornalisti, per la sua abitudine di diffondere fogli manoscritti con le proprie omelie, infilandoli sotto i portoni delle case private o affiggendoli ai muri.
San Francesco di Sales, è doveroso ricordarlo, oltre ad essere patrono dei giornalisti, degli autori, dei scrittori e dei sordomuti, è patrono dell’Ordine delle Suore Salesiane. Queste pie religiose da circa due secoli, silenziosamente, dedicano la loro vita, oltre che alla preghiera, all’istruzione e all’educazione cristiana della gioventù, con particolare riguardo ai sordomuti e ad altri portatori di handicap.
Inizialmente, infatti, la congregazione delle Suore Salesiane della Visitazione, riformate nel 1890 da don Filippo Smaldone nelle Suore Salesiane dei Sacri Cuori, venne creata per l’insegnamento del catechismo ai sordomuti, poi con il tempo allargarono la loro opera collaborando nelle parrocchie, attraverso l’educazione dei giovani e le catechesi alle famiglie, dirigendo scuole d’infanzia, realizzando laboratori creativi, animazione liturgica, uscite d’istruzione e preoccupandosi della cura spirituale dei malati e degli anziani. Opere, queste ultime, che tuttora svolgono.
È dunque doveroso in questo giorno così importante, assieme ai festeggiamenti del Santo, ricordare queste vigorose donne di fede nelle nostre preghiere.