CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 15 gennaio 2012 (ZENIT.org) – Gli educatori alla vocazione, sacerdoti e genitori in particolare, sono stati al centro della preghiera e della meditazione di papa Benedetto XVI, in occasione dell’Angelus di questa mattina.
Dalle letture bibliche odierne, ha osservato il Santo Padre, emerge il tema della chiamata del Signore ai discepoli: Gesù agli apostoli (Gv 1,35-42) e Dio a Samuele (1Sam 3,3-10.19). “In entrambi i racconti – ha detto – risalta l’importanza della figura che svolge il ruolo di mediatore, aiutando le persone chiamate a riconoscere la voce di Dio e a seguirla”.
Lo stesso Vangelo di oggi mette in luce come due dei primi quattro discepoli – Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni – diventino discepoli di Gesù, grazie alla “figura mediatrice” di Giovanni il Battista, che indica loro: “Ecco l’Agnello di Dio!” (Gv 1,36).
In questo modo i primi due apostoli si dirigono all’incontro con il Messia, “rimasero a lungo con Lui e si convinsero che era veramente il Cristo. Subito lo dissero agli altri, e così si formò il primo nucleo di quello che sarebbe diventato il collegio degli Apostoli”.
Alla luce dei due testi biblici citati, Benedetto XVI ha sottolineato “il ruolo decisivo della guida spirituale nel cammino di fede e, in particolare, nella risposta alla vocazione di speciale consacrazione per il servizio di Dio e del suo popolo”.
La fede cristiana, oltretutto, non può attecchire senza “l’annuncio e la testimonianza”, ovvero la “adesione alla buona notizia che Gesù di Nazaret è morto e risorto, che è Dio”.
Quindi, anche il sacerdozio, ovvero “la chiamata a seguire Gesù più da vicino, rinunciando a formare una propria famiglia per dedicarsi alla grande famiglia della Chiesa”, passa attraverso la testimonianza di un “fratello maggiore”, che, quasi sempre, è un sacerdote.
Non meno importante, tuttavia, è il ruolo dei genitori che “con la loro fede genuina e gioiosa e il loro amore coniugale mostrano ai figli che è bello ed è possibile costruire tutta la vita sull’amore di Dio”, ha aggiunto il Pontefice.
Per concludere il Papa ha chiesto l’intercessione della Vergine Maria “per tutti gli educatori, specialmente i sacerdoti e i genitori, perché abbiano piena consapevolezza dell’importanza del loro ruolo spirituale, per favorire nei giovani, oltre alla crescita umana, la risposta alla chiamata di Dio”.