Mobilitazione per l'anno delle Fede

Il cardinale William Levada indica i compiti della Chiesa universale

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di Antonio Gaspari

CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 8 gennaio 2012 (ZENIT.org) – Con una Nota con Indicazioni Pastorali per l’anno della Fede, la Congregazione per la Dottrina della Fede, ha lanciato una mobilitazione che coinvolgerà tutti i componenti della Chiesa universale.

Nella nota, diffusa sabato 7 gennaio, il Cardinale William Levada, Prefetto della Congregazione ha dato seguito alla Lettera apostolica Porta fidei dell’11 ottobre 2011, annunciando che  l’Anno della fede avrà inizio l’11 ottobre 2012, nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, e terminerà il 24 novembre 2013, Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo.

L’inizio dell’Anno della fede coincide non solo con il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, ma anche con il ventesimo anniversario della promulgazione del Catechismo della Chiesa Cattolica.

Il Concilio Vaticano II e la pubblicazione del Catechismo sono due eventi che hanno segnato profondamente la storia della Chiesa, anche se forse non c’è stata abbastanza riflessione e studio.

Secondo la Nota la riflessione su questi due eventi è decisivo per “un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede”.
 
Il Cardinale Levada ha spiegato che la Nota è stata redatta dalla Congregazione su incarico di Papa Benedetto XVI, in accordo con i competenti Dicasteri della Santa Sede e con il contributo del Comitato per la preparazione dell’Anno della Fede.

Le indicazioni precise e dettagliate sono numerate in dieci per ognuno dei quattro ambiti: i componenti della Chiesa universale, le Conferenze Episcopali, le Diocesi, e le parrocchie, comunità, associazioni, movimenti.

C’è una particolare raccomandazione perchè nell’anno della Fede bisognerà “invitare i fedeli a rivolgersi con particolare devozione a Maria, figura della Chiesa, che in sé ‘compendia e irraggia le principali verità della fede” per questo “risulterà quanto mai conveniente effettuare pellegrinaggi, celebrazioni e incontri presso i maggiori Santuari”.

Si annunciano innumerevoli convegni particolarmente dedicati alla riscoperta degli insegnamenti del Concilio Vaticano II. Si invitano tutti i membri della Chiesa universale ad “un’accoglienza più attenta delle omelie, delle catechesi, dei discorsi e degli altri interventi del Santo Padre”.

Le Conferenze Episcopali sono invitate a “dedicare una giornata di studio al tema della fede”, alla ripubblicazione dei Documenti del Concilio Vaticano II, del Catechismo della Chiesa Cattolica e del suo Compendio, anche nelle lingue dove non sono mai state tradotte.

Le conferenze episcopali sono invitate anche a diffondere la conoscenza dei Santi del proprio territorio, utilizzando anche i moderni mezzi di comunicazione sociale. Così come a far conoscere “il patrimonio delle opere d’arte reperibili nei luoghi affidati alla loro cura pastorale”.

La Nota sottolinea che “i docenti nei Centri di studi teologici, nei Seminari e nelle Università cattoliche sono invitati a verificare la rilevanza, nel loro insegnamento, dei contenuti del Catechismo della Chiesa Cattolica e delle implicazioni derivanti per le rispettive discipline”.

Insieme a strumenti di carattere apologetico la Nota auspica “una verifica dei catechismi locali e dei vari sussidi catechistici in uso nelle Chiese particolari, per assicurare la loro piena conformità con il Catechismo della Chiesa Cattolica”.

A questo proposito viene ritenuta opportuna “una verifica della presenza dei contenuti del Catechismo della Chiesa Cattolica nella Ratio della formazione dei futuri sacerdoti e nel Curriculum dei loro studi teologici”.

Ai Vescovi ed Arcivescovi viene chiesto di organizzare una solenne conclusione dell’anno della Fede. Una Lettera pastorale sul tema della fede ed una giornata di riflessione sul Catechismo della Chiesa Cattolica.

Inoltre si invitano i Vescovi ad “organizzare, specialmente nel periodo quaresimale, celebrazioni penitenziali in cui chiedere perdono a Dio, anche e specialmente per i peccati contro la fede”.

Per le parrocchie, comunità, associazioni e movimenti, si propone di leggere e meditare attentamente la Lettera apostolica Porta fidei del Santo Padre Benedetto XVI.

Nelle parrocchie si auspica un rinnovato impegno nella diffusione e nella distribuzione del Catechismo della Chiesa Cattolica o di altri sussidi adatti alle famiglie.

Alle Comunità contemplative viene chiesto dedicare una particolare intenzione alla preghiera per il rinnovamento della fede nel Popolo di Dio e per un nuovo slancio nella sua trasmissione alle giovani generazioni.

In conclusione la Nota ricorda che la Fede è “compagna di vita che permette di percepire con sguardo sempre nuovo le meraviglie che Dio compie per noi” e che “impegna ognuno di noi a diventare segno vivo della presenza del Risorto nel mondo”.

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ZENIT Staff

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