ROMA, venerdì, 6 gennaio 2011 (ZENIT.org) – “Un nuovo tragico episodio, che segue numerosi analoghi fatti avvenuti nel 2011, ha insanguinato in questi giorni di festa le vie della nostra città”. Così il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa a Roma, ha commentato in una nota, il duplice delitto avvenuto a Tor Pignattara alcuni giorni fa.
“La morte di un uomo di 31 anni e della sua figlioletta di pochi mesi, uccisi per strada, è l’ennesimo allarmante segno del degrado morale e spirituale che sempre più pervade questo nostro tempo”, ha aggiunto il porporato.
Il cardinale Vallini ha poi esortato l’intera città a “reagire a questa vera e propria emergenza”, fermo restando che le Autorità devono preoccuparsi di garantire la sicurezza di tutti i cittadini “assicurando che vengano rispettati i valori che sono a fondamento del pacifico vivere civile”.
“Infatti, quando si recidono vite umane senza alcuno scrupolo – ha proseguito il cardinale vicario - quando il denaro annebbia le coscienze fino a condurle a disprezzare la vita altrui, quando la paura generata da tali episodi invade i cuori e la diffidenza dell’altro si diffonde, nessuno può pensare di sottrarsi dal rispondere a questi interrogativi: è questa una città degna dell’uomo? È questo il futuro che vogliamo garantire ai nostri figli?”.
Vallini ha poi ricordato che lo scorso 31 dicembre, papa Benedetto XVI ha voluto “incoraggiare e ringraziare quanti sentono la responsabilità di ridonare un’anima a questa nostra società”, e ha sottolineato che la Chiesa di Roma “in questi anni si è impegnata in un rinnovato annuncio del Vangelo e di testimonianza dell’amore di Dio, per aiutare la città a recuperare il suo volto più autentico”.
“Roma ha bisogno di un sussulto morale che le permetta di tornare ad essere una comunità accogliente, solidale, rispettosa della dignità e della vita di ogni essere umano, che rifiuta ogni forma di violenza e di intolleranza. Solo così essa sarà all’altezza della sua millenaria storia che l’ha resa per secoli faro di civiltà per il mondo intero”, ha poi concluso il porporato.