ROMA, mercoledì, 31 agosto 2011 (ZENIT.org).- Occorre “non limitarsi a una logica di tagli e risparmi, ma sostenere sviluppo e ripresa, a iniziare da quella demografica”, e “sostenere le famiglie con figli e i giovani come risorse strategiche per il rilancio del Paese”. È quanto sottolineato dal Forum delle associazioni familiari rispetto alla nuova proposta del governo per la manovra economica.
La manovra-bis è attualmente all’esame della Commissione bilancio del Senato. Finora sono oltre 1.300 gli emendamenti presentati.
Nel frattempo questo mercoledì il governo ha deciso di fare marcia indietro e depennare la norma che cancellava il diritto a riscattare il periodo di laurea e quello di leva ai fini del calcolo degli anni di lavoro.
Per compensare il mancato gettito dalla previdenza la maggioranza punta ora sulla lotta all’evasione e presto dovrebbero arrivare gli appositi emendamenti con i quali l’esecutivo punta a racimolare 1,5 miliardi di euro in due anni. Nonostante però modifiche apportate alla manovra economica, la Ragionerìa dello Stato ha messo in guardia il governo su un buco da 5 miliardi di euro.
Permangono “forti preoccupazioni, pur a fronte di alcune positive scelte dell’ultima ora”, afferma in una nota il Forum delle associazioni familiari. E pur apprezzando “l’abbandono dell’ipotesi di aumento dell’Iva, o del cosiddetto ‘contributo di solidarietà’ per i redditi Irpef più alti”, ha invocato “significative modifiche alla manovra, che siano capaci di promuovere sviluppo per le famiglie e quindi per l’intero Paese”.
“Crediamo – afferma il Forum – che soprattutto in tempi così duri, proprio nel momento in cui i tradizionali attori economici e politici sono in grande difficoltà, occorra con coraggio ‘ripartire dalla famiglia’ e investire sulla famiglia e sulle giovani generazioni”, perché “questo Paese si salverà” solo restituendo loro “fiducia, capacità di progetto e speranza sul futuro”.
Di fronte alla richiesta di sacrifici, si legge nella nota, “le famiglie sono pronte a fare la loro parte, se la manovra sarà di equità, sviluppo e coesione; non sono però più disponibili a deleghe in bianco e faranno sentire la loro voce nelle piazze d’Italia”.