CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 23 agosto 2011 (ZENIT.org).- “La liturgia non è ciò che fa l’uomo, ma quello che fa Dio con la sua mirabile e gratuita condiscendenza”. E’ quanto è scritto nel messaggio, a firma del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone, che Benedetto XVI ha indirizzato alla 62maSettimana Liturgica Nazionale Italiana, promossa dal Centro di Azione Liturgica (Cal) sul tema: Dio educa il suo popolo. La liturgia, sorgente inesauribile di catechesi, einaugurata lunedì a Trieste dalla prolusione del Cardinale Angelo Comastri.
Nel documento, letto in apertura dei lavori che vede la presenza di circa mille partecipanti, il Pontefice sottolinea che la Chiesa “non può essere ridotta al solo aspetto terreno e organizzativo”; e quando celebra i divini misteri “deve apparire chiaramente che il cuore pulsante della comunità è da riconoscersi oltre gli angusti e pur necessari confini della ritualità”.
Riprendendo poi il tema della Settimana, il Papa ribadisce che “Dio è il grande educatore del suo popolo, la guida amorevole, sapiente, instancabile nella e attraverso la liturgia, azione di Dio nell’oggi della Chiesa”. La liturgia, quindi, “può essere chiamata catechesi permanente della Chiesa, sorgente inesauribile di catechesi”.
Di qui l’invito a Vescovi e sacerdoti ad approfondire “la dimensione educativa dell’azione liturgica, in quanto ‘scuola permanente di formazione attorno al Signore risorto’”.