La vita di Karol Wojtyla in cifre

I dati contenuti nel libretto liturgico per il rito della beatificazione

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di Chiara Santomiero

ROMA, sabato, 30 aprile 2011 (ZENIT.org).- Humillime a Sanctitate Vestra petit ut Venerabilem Servum Dei Ioannem Paulum II, papam, numero Beatorum adscribere benignissime digneris. Con questa formula latina (tradotta in italiano: “domanda umilmente alla Santità vostra di voler iscrivere nel numero dei Beati il Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II, Papa”) il cardinale Agostino Vallini, vicario del Papa per la diocesi di Roma, darà inizio domenica mattina al rito della beatificazione di Karol Wojtyla.

Il cardinale leggerà quindi, come prescritto dal rito, alcuni dati biografici essenziali del Servo di Dio, contenuti nel libretto della liturgia anticipato ai giornalisti accreditati.

Balzano agli occhi i numeri del pontificato: Giovanni Paolo II ha compiuto 146 visite in Italia, ha visitato 317 delle attuali 332 parrocchie di Roma. I viaggi all’estero sono stati 104. Ha scritto 14 encicliche, 15 Esortazioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche, oltre a 5 libri. Ha tenuto 9 Concistori nei quali ha creato 231 cardinali, più uno “in pectore”, mai rivelato. In 26 anni, 5 mesi e 17 giorni di pontificato ha presieduto 6 riunioni plenarie del Collegio Cardinalizio. Ha convocato 15 assemblee generali del Sinodo dei Vescovi.

E a proposito di beatificazioni… Wojtyla ha celebrato 147 riti di beatificazione, nei quali ha proclamato 1338 beati, e 51 canonizzazioni per un totale di 482 santi.

“Nessun Papa – si legge nel libretto – ha incontrato tante persone come Giovanni Paolo II”. Le udienze generali del mercoledì sono state 1160; vi hanno partecipato 17 milioni e 600 mila fedeli. Solo nell’Anno giubilare del 2000 ha visto 8 milioni di pellegrini. Sono state 38 le visite ufficiali di personalità governative di tutto il mondo, mentre 738 sono state le udienze e gli incontri privati con capi di Stato e 246 le udienze con primi ministri.

“Proponendo al popolo di Dio momenti di particolare intensità spirituale – recitano ancora le note biografiche – indisse l’Anno della Redenzione, l’Anno Mariano e l’Anno dell’Eucaristia nonché il Grande Giubileo del 2000”. Né si può dimenticare che “avvicinò le nuove generazioni indicendo la celebrazione della Giornata mondiale della Gioventù”.

E ancora: ha promulgato il nuovo Codice di diritto canonico per le Chiese latine e quello per le Chiese orientali e il Catechismo della Chiesa cattolica.

Una vita, quella di Giovanni Paolo II, scandita dai drammi della storia: l’occupazione nazista della Polonia che lo costrinse a frequentare il seminario clandestino di Cracovia e dal regime comunista al quale si oppose in nome della dignità dell’uomo e della libertà religiosa. Ma anche dai drammi personali: la scomparsa della madre nel 1929, quella dell’unico fratello nel 1932 e del padre nel 1941, lo lasciarono solo al mondo già 21 anni.

Ordinato prete nel 1946, fu ordinato vescovo ausiliare di Cracovia nel 1958, arcivescovo della stessa diocesi nel 1964 e cardinale nel 1967. Partecipò al Concilio Vaticano II (1962-1965) dando un contributo importante all’elaborazione della costituzione Gaudium et spes. Fu eletto Papa il 16 ottobre 1978.

Il 13 maggio 1981 in piazza S. Pietro ha subito “un grave attentato” dal quale “è stato “salvato dalla mano materna della Madre di Dio” e “dopo una lunga degenza ha perdonato il suo attentatore”. “Consapevole di aver ricevuto una nuova vita – aggiunge il libretto – ha intensificato i suoi impegni pastorali con eroica generosità”.

Al termine della lettura della biografia, anche Benedetto XVI pronuncerà la formula di rito con la quale concederà che Giovanni Paolo II “d’ora in poi sia chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto” annunciando che la sua festa verrà celebrata ogni anno il 22 ottobre, giorno in cui ha avuto inizio il suo ministero di pastore universale della Chiesa.

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ZENIT Staff

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