Il Papa: santa Teresa di Lisieux, “una meravigliosa storia d'Amore”

All’Udienza generale del mercoledì in piazza san Pietro

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ROMA, mercoledì, 6 aprile 2011 (ZENIT.org).- Torniamo alla scuola di santa Teresa di Lisieux per imparare quella “scienza dell’amore” che fa della carmelitana francese una “sorella universale” di tutti gli uomini: è questo l’incoraggiamento rivolto da Benedetto XVI alle circa 20 mila persone, riunitesi questo mercoledì in piazza San Pietro per la tradizionale Udienza generale. 

Nella sua catechesi il Papa ha parlato di santa Teresa di Lisieux come di un’anima capace di amare in maniera smisurata e che ha “illuminato tutta la Chiesa con la sua profonda dottrina spirituale”, come traspare dalla sua autobiografia “Storia di un’anima”, che il Pontefice non ha tardato a definire un “piccolo-grande tesoro” e un “luminoso commento del Vangelo pienamente vissuto!”.

“La Storia di un’anima, infatti – ha detto –, è una meravigliosa storia d’Amore, raccontata con una tale autenticità, semplicità e freschezza che il lettore non può non rimanerne affascinato! Ma qual è questo Amore che ha riempito tutta la vita di Teresa, dall’infanzia fino alla morte? Cari amici, questo Amore ha un Volto, ha un Nome, è Gesù!”.

Ancora adolescente, Teresa era già anche una madre spirituale, come quando implorò pietà per un criminale incallito: “‘Tanta fiducia avevo nella Misericordia Infinita di Gesù’, scrive. Con Maria Santissima, la giovane Teresa ama, crede e spera con ‘un cuore di madre’”, ha detto il Papa.

“La mia gioia è amare Te”, scriveva Teresa riferendosi a Gesù, e quello era il “segreto” della sua felicità.

“Fiducia e Amore – ha spiegato il Santo Padre – sono dunque il punto finale del racconto della sua vita, due parole che come fari hanno illuminato tutto il suo cammino di santità, per poter guidare gli altri sulla stessa sua ‘piccola via di fiducia e di amore’, dell’infanzia spirituale”.

L’esperienza del chiostro cominciò per lei all’età di quindici anni, ed in seguito divenne una guida all’interno del Carmelo di Lisieux, fino ad essere proclamata Dottore della Chiesa nel 1997.

“Con l’umiltà e la carità, la fede e la speranza, Teresa entra continuamente nel cuore della Sacra Scrittura che racchiude il Mistero di Cristo – ha osservato Benedetto XVI –. E tale lettura della Bibbia, nutrita dalla scienza dell’amore, non si oppone alla scienza accademica. La scienza dei santi, infatti, di cui lei stessa parla nell’ultima pagina della Storia di un’anima, è la scienza più alta”.

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ZENIT Staff

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