L'architetto Antonio Gaudí, beato nel 2016?

C’è già un “miracolo solvibile”, secondo i promotori della beatificazione

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BARCELLONA, martedì, 26 ottobre 2010 (ZENIT.org).- Oltre a progettare il tempio della Sagrada Familia di Barcellona, che Benedetto XVI dedicherà il prossimo 7 novembre, l’architetto Antonio Gaudí ha unito famiglie disgregate, ha curato malattie, ha favorito profonde conversioni al cattolicesimo, ha ottenuto posti di lavoro…

Lo assicurano numerose testimonianze dei cinque continenti raccolte dall’Associazione per la Beatificazione di Antonio Gaudí, che ha presentato questo martedì lo stato attuale del processo di beatificazione dell’architetto catalano.

Nel corso di una conferenza stampa celebrata davanti alla sua tomba, nella cripta della Sagrada Familia di Barcellona, i rappresentanti dell’Associazione hanno espresso la propria fiducia nel fatto che Gaudí possa essere beatificato il 10 giugno 2016, 90º anniversario della sua morte.

I promotori di questo processo di beatificazione hanno rinosciuto che dipenderà dalla Congregazione vaticana per le Cause dei Santi, in consonanza con la devozione che susciterà l’architetto e con la volontà di Dio.

Ad ogni modo, uno dei fondatori dell’Associazione, Josep Maria Tarragona, ha spiegato che ci si è prefissato questo “orizzonte di lavoro” perché esiste già un “miracolo solvibile” e perché si sta terminando la positio.

Il possibile miracolo fa riferimento alla guarigione inspiegabile da una malattia alla retina di Montserrat Barenys, della città di Reus, dove Gaudí venne battezzato il giorno dopo la nascita.

La documentazione di questa presunta guarigione miracolosa verrà trasferita all’Arcivescovado di Tarragona, al quale appartiene Reus.

L’Associazione ha anche sottolineato la testimonianza di Ramon Amargant, che afferma di essere stato guarito miracolosamente da un’ulcera all’anca per intercessione di Gaudí.

L’Associazione per la Beatificazione di Antonio Gaudí è nata nel 1992 dall’entusiasmo di cinque laici convinti della santità dell’artista e con un budget iniziale di 300 euro.

La fase diocesana della causa si è svolta a Barcellona tra il 2000 e il 2003, e nel luglio di quell’anno si è aperto a Roma il processo per la beatificazione.

La postulatrice è Silvia Correale, il vicepostulatore il sacerdote Lluís Bonet, il relatore padre Vincenzo Criscuolo, OFM Cap.

Padre Bonet, che è anche parroco della Sagrada Familia, ha spiegato durante la conferenza stampa che ora l’Associazione attende che la Congregazione per le Cause dei Santi confermi che Gaudí ha vissuto le virtù cristiane in modo eroico e che la sua intercessione ha favorito un miracolo, e che il Papa lo dichiari Venerabile.

Per questo, consegnerà alla Congregazione per le Cause dei Santi all’inizio del 2012 una biografia documentata di Gaudí che ha tra le 1.200 e le 1.444 pagine.

L’autore della biografia, Josep Maria Tarragona, ha osservato questo martedì che il fatto che sia il Papa a procedere alla dedicazione della Sagrada Familia “accelera la fama di santità di Gaudí e quindi la pressione che i Cardinali amici possono esercitare in Vaticano perché si affrettino le formalità dei funzionari della Congregazione”.

Dal canto suo, il presidente dell’Associazione, l’architetto Josep Manuel Almuzara, ha affermato riferendosi alla Sagrada Familia che “dietro a questo tempio meraviglioso c’è un architetto meraviglioso per la sua arte e anche per la sua cristianità”.

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ZENIT Staff

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