ROMA, lunedì, 25 ottobre 2010 (ZENIT.org).- E’ stato inaugurato giovedì 14 ottobre, nella veglia della solennità di Santa Teresa di Gesù, a Sofia (Bulgaria) il nuovo centro di spiritualità “Beato Papa Giovanni XXIII”, dei Carmelitani Scalzi.
Il nuovo centro e la libreria cattolica sono stati benedetti da monsignor Christo Proykov, Esarca apostolico di Sofia dei greco-cattolici e attuale presidente della Conferenza Episcopale Bulgara.
Era presente anche il Nunzio Apostolico in Bulgaria, l’Arcivescovo Janusz Bolonek, accompagnato dal segretario della Nunziatura, monsignor Luciano Russo.
In occasione dell’inaugurazione, Papa Benedetto XVI ha inviato un telegramma attraverso il Segretario di Stato, il Cardinale Tarcisio Bertone, che è stato letto dal Nunzio.
Il nuovo centro ha una lunga storia. Negli anni Venti e Trenta del Novecento, infatti, è stato la sede della Nunziatura Apostolica, quando il rappresentante pontificio era l’Arcivescovo Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII.
Dopo il trasferimento della Nunziatura in un’altra zona di Sofia, nell’edificio si trasferirono le monache francesi carmelitane scalze da Istanbul, fondando un nuovo monastero.
Negli anni Cinquanta il monastero è stato occupato dalla milizia popolare e le monache sono state mandate nei campi di concentramento. Una volta liberate, hanno iniziato a vivere nella chiesa di San Francesco, presso il loro antico monastero.
Dopo 50 anni di permanenza nel coro della chiesa, le monache di Sofia hanno costruito un nuovo monastero. Dopo la loro partenza, i carmelitani scalzi di Croazia hanno ricevuto questo complesso di edifici. Nel primo si trova l’attuale convento con la chiesa, nell’altro c’è il centro di spiritualità.
Grazie all’impegno dei Carmelitani Scalzi e al sostegno di numerosi benefattori, l’edificio dell’antica Nunziatura è stato completamente rinnovato.
Nel centro di spiritualità, per gruppi e singoli, sarà insegnata Teologia ai laici in un corso triennale.
Il centro accoglierà anche degli studenti che studiano a Sofia e vogliono vivere in un’atmosfera di preghiera.