Il Papa segue con attenzione i fatti di Terzigno

Occorre “una giusta e condivisa soluzione al problema”

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ROMA, domenica, 24 ottobre 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI “segue con paterna attenzione le preoccupanti notizie provenienti dal territorio di Terzigno”. E’ quanto si legge in un messaggio inviato al Vescovo di Nola, mons. Beniamino Depalma, in merito agli scontri in atto da giorni tra forze dell’ordine e manifestanti, in seguito all’annuncio dell’apertura di una nuova discarica.

Terzigno e Boscoreale, due paesi del Napoletano, sono teatro di una vera e propria guerriglia urbana che sta sconvolgendo tutti i comuni vesuviani da quanto il governatore Stefano Caldoro ha manifestato la sua intenzione di aprire una seconda discarica in Cava Vitiello.

Nel frattempo, tuttavia, per mettere un freno alle proteste il Capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, ha fatto sapere che chiederà al Parlamento di escludere il sito da quelli previsti con la legge del 2008 sull’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania.

Nel messaggio Benedetto XVI ha manifestato la sua “vicinanza spirituale” alla popolazione ed ha auspicato “che, con il concorso e la buona volontà di tutti, sia trovata una giusta e condivisa soluzione al problema”.

La stessa Chiesa di Nola è intervenuta con un messaggio pubblicato sulla propria pagina web ed ha fatto sapere che mons. Beniamino Depalma è “vicino alla sua gente e solidale con un popolo che rivendica solo, con dignità, il diritto alla salute e alla salvaguardia del proprio ambiente”

“La gente vesuviana vuole solo avere il ‘diritto a respirare’ aria salubre per poter vivere una vita normale”, continua il messaggio.

Allo stesso tempo, però, la Chiesa di Nola  invita tutti “alla calma, alla ragionevolezza, alla non violenza. E’ giusta la protesta, ma, come è stato fatto finora da gente onesta e pacifica, bisogna far sentire la propria voce senza ricorrere alla violenza e nei limiti nella legalità”.

Nello stesso tempo la Chiesa di Nola lancia un ulteriore appello alle istituzioni “perché prestino ascolto alle validissime ragioni della gente vesuviana. L’apertura di un’altra discarica sarebbe provocare la morte definitiva di un territorio dove va rilanciato con forza lo sviluppo, il lavoro, il turismo. La legge è per l’uomo e non l’uomo per la legge”.

Rivolge poi una supplica agli amministratori locali: “non svendete la nostra terra. Non ci sono soldi o compensazioni ambientali che giustificano la compravendita di un territorio. Meglio poveri e dignitosi, che sudditi e destinati a vivere di veleni. A nessuno è lecito, lo gridiamo in nome di Dio, comprare la dignità di un popolo, neanche per salvare l’immagine o per scopi di propaganda elettorale”

“Tutti abbiamo un dovere gravissimo: consegnare la terra alle nuove generazioni in uno stato tale che anch’esse possano degnamente abitarla e ulteriormente coltivarla”, conclude il messaggio.

In una intervista alla Radio Vaticana mons. Beniamino Depalma ha sottolineato che “la gente è delusa per le tante promesse fatte ma soprattutto disperata per questa nuova possibilità di una seconda discarica nel parco nazionale del Vesuvio a ridosso di vigneti che costituiscono la risorsa economica più importante di tutta la zona. La gente è disperata anche per la vita, per la salute messa in grande discussione da questa decisione del governo”.

Per il Vescovo di Nola non c’è la criminalità organizzata dietro questi scontri: “queste reazioni sono dettate dalla disperazione e dalla preoccupazione per un futuro molto incerto e anche molto pericoloso”.

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ZENIT Staff

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