Nel “momento storico” che vive il Sudan, serve solidarietà con i cristiani

Il Vescovo di Tombura-Yambio interviene all’evento annuale di ACS a Londra

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ROMA, martedì, 19 ottobre 2010 (ZENIT.org).- Nel corso della sua visita in Inghilterra e Scozia, il Vescovo Eduard Hiiboro Kussala, della Diocesi di Tombura-Yambio (Sud Sudan), ha sottolineato la necessità di essere solidali con la Chiesa perseguitata, avvertendo della possibilità di una recrudescenza del conflitto nel suo Paese.

Il presule è intervenuto sabato 16 ottobre all’evento annuale dell’associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) a Westminster, ricordando le crescenti tensioni in vista del referendum sulla possibile secessione del Sud Sudan dal Nord, previsto per gennaio.

Affermando che il Paese è stato caratterizzato da conflitto e instabilità sin dalla sua indipendenza dal Regno Unito nel 1956, ha chiesto il sostegno della popolazione della Gran Bretagna e di altre Nazioni in quello che ha descritto come “un momento delicato, un momento storico”.

“Chiediamo di nuovo la vostra amicizia – il Paese ha ancora bisogno di pace”, ha dichiarato.

Il Vescovo Hiiboro ha quindi ringraziato ACS per l’aiuto che offre alla Chiesa in Sudan.

“Quando penso ad ACS penso al Buon Samaritano, colui – l’unico – che ha aiutato la persona che era stata abbandonata e dimenticata”.

A Westminster, il Vescovo si è anche rivolto ai sudanesi fuggiti durante la guerra civile nel Paese africano, paragonandoli al popolo ebraico dell’Antico Testamento in esilio a Babilonia ed esortandoli a tornare in patria per votare.

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ZENIT Staff

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