La tutela della domenica e la difesa dei diritti umani

Incontro al Parlamento Europeo a Bruxelles

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di don Mariusz Frukacz

VARSAVIA, lunedì, 18 ottobre 2010 (ZENIT.org).- La tutela della domenica, la natura specifica della domenica in Europa e nell’Unione Europea, la difesa della domenica in relazione alla difesa dei diritti umani in Asia, Africa e in altri paesi dove esiste la persecuzione dei cristiani, sono stati argomenti principali di una conferenza stampa che si è svolta il 13 ottobre presso il Parlamento Europeo a Bruxelles.

“Per diversi anni, non vi è stata alcuna traccia di carattere specifico in merito alla domenica nei documenti dell’Unione Europea. In questi mesi si sta lavorando su un progetto di direttiva sul restauro della registrazione del 1983, su un carattere speciale del giorno di festa per i cristiani”, ha detto don Piotr Mazurkiewicz, segretario della Commissione delle Conferenze Episcopali  dell’Unione Europea (COMECE).

“Un uomo ha bisogno di almeno un giorno di riposo a settimana per rigenerarsi, per esigenze spirituali e per avere il tempo di stare con la famiglia”. Per questi motivi “è molto importante garantire e proteggere il giorno della domenica, come giorno libero, come stanno chiedendo le associazioni culturali, i movimenti religiosi e i sindacati”, ha continuato don. Mazurkiewicz.

“Questa iniziativa dei cittadini dell’Unione Europea è uno strumento importante per il futuro. E ha la natura della mobilitazione – ha aggiunto il segretario della COMECE –. Per la realizzazione di questa iniziativa bisogna raccogliere 1 milione delle firme nei 9 paesi dell’ Unione Europea”.

Monsignor Wiktor Skworc, Vescovo di Tarnów, ha spiegato che “non si può immaginare l’ Europa di oggi senza la domenica come un giorno per la famiglia. L’umanità deve avere la possibilità di realizzare i suoi bisogni religiosi”.

Per quanto riguarda la difesa dei diritti don Piotr Mazurkiewicz ha osservato che “da 10 anni il gruppo più perseguitato al mondo sono i cristiani. I mass media in Europa non hanno notato e rivelato questo problema in modo sufficiente. Per la difesa dei cristiani è necessario anche il lavoro dei giornalisti”.

A promuovere l’iniziativa per la tutela della domenica, su invito dell’eurodeputato polacco Paweł Kowal, sono arrivati a Bruxelles un gruppo di sacerdoti, giornalisti e membri di movimenti e associazioni polacche.

 Tra questi: monsignor Wiktor Skworc, Vescovo di Tarnów, i sacerdoti rappresentanti delle diocesi di Tarnów, Rzeszów, Czestochowa, Cracovia, Bielsko Biała in Polonia; i rappresentanti dei movimenti – Associazione “Chiesa Domestica”, Associazione Cattolica della Gioventù, Azione Cattolica -; e i rappresentai dei media cattolici dei settimanali “Niedziela” e “Gość Niedzielny”.

Durante il loro soggiorno a Bruxelles dal 12 al 14 ottobre la delegazione ha osservato il lavoro delle principali istituzioni dell’Unione europea, tra cui il Parlamento Europeo, la NATO, e la Commissione delle Conferenze Episcopali  in Unione europea (COMESE).

La delegazione ha anche incontrato i deputati polacchi, tra cui Konrad Szymański, Paweł Kowal e gli ambasciatori Jan Tombińskim, rappresentante permanente della Polonia all’Unione Europea, e Boguslaw Winid, rappresentante permanente della Polonia alla NATO.

Per maggiori informazioni: http://www.travail-dimanche.com/expertises-etudes-reflexions/etude-dimpact-du-travail-du-dimanche-sur-la-sante-des-salaries.html

Qui è disponibile il testo della petizione per la domenica.

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ZENIT Staff

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