Il Papa riceve una bandiera cilena firmata dai minatori intrappolati

Consegnata al termine del congresso della stampa cattolica

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CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 8 ottobre 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha ricevuto questo giovedì una bandiera del Cile firmata a 700 metri sotto terra, nella miniera di San José, dai 33 minatori che attendono ancora di essere liberati.

I 230 comunicatori di 85 Paesi hanno fatto risuonare un grande applauso nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano quando la bandiera è stata consegnata al Pontefice dal direttore per le Comunicazioni e la Stampa della Conferenza Episcopale del Cile, Jaime Coiro.

Il gesto ha avuto luogo al termine dell’inedito congresso mondiale della stampa cattolica convocato dal 4 al 7 ottobre a Roma dal Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali.

Oltre a Coiro, hanno partecipato a questo incontro, come rappresentanti del Cile, Paz Escárate, della Chiesa di Santiago, e María Eugenia Quitral, della Diocesi di Valparaíso.

Secondo quanto hanno spiegato fonti della Conferenza Episcopale Cilena, l’idea della consegna della bandiera è stata della moglie del minatore Claudio Yáñez, che gli ha chiesto di raccogliere le firme su due bandiere. Il marito ha anche scritto: “Siamo vivi nel rifugio, i 33”.

Una delle due bandiere è stata inviata alla scuola locale, l’altra è stata consegnata alla giornalista Doris Pons, direttrice delle Comunicazioni della Diocesi di Copiapó, che a sua volta l’ha consegnata alla delegazione cilena dei giornalisti cattolici che si è recata a Roma per ringraziare i vari Paesi per la solidarietà che le Chiese locali hanno espresso nei confronti dei minatori e le preghiere per la loro liberazione.

“L’opportunità di consegnarla al Papa è stata una vera sorpresa, perché Dio parla attraverso questi misteri”, ha riconosciuto Coiro.

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ZENIT Staff

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