ROMA, mercoledì, 6 ottobre 2010 (ZENIT.org).- Al cuore della felicità vi è l'amicizia con Gesù che va alimentata attraverso la Sacra Scrittura e una intensa vita spirituale. Lo ha detto Benedetto XVI all'Udienza generale di questo mercoledì mattina presentando ai circa 30 mila fedeli presenti in piazza San Pietro la figura l'opera di santa Gertrude la Grande, monaca e mistica tedesca vissuta nel XIII secolo nel monastero di Helfta. 

Proseguendo la serie di catechesi dedicate alle religiose che nel Medioevo hanno dato un impulso decisivo al rinnovamento della Chiesa, il Pontefice ha parlato dell' “unica donna della Germania ad avere l'appellativo di 'Grande', per la statura culturale ed evangelica”.

“Una donna eccezionale – ha continuato –, dotata di particolari talenti naturali e di straordinari doni di grazia, di profondissima umiltà e ardente zelo per la salvezza del prossimo, di intima comunione con Dio nella contemplazione e di prontezza nel soccorrere i bisognosi”.

La sua biografa, ha affermato il Papa, “indica due direzioni di quella che potremmo definire una sua particolare ‘conversione’: negli studi, con il passaggio radicale dagli studi umanistici profani a quelli teologici, e nell’osservanza monastica, con il passaggio dalla vita che ella definisce negligente alla vita di preghiera intensa, mistica, con un eccezionale ardore missionario”.

Ecco alla che crolla la “torre di vanità” nella quale era vissuta fino ad allora e Gertrude scopre il gusto di una più forte intimità con Cristo, che la spingerà a dedicare la sua vita monastica al servizio alle verità di fede.

L’esistenza di santa Gertrude, ha sottolineato il Santo Padre, “ci mostra che il centro di una vita felice, di una vita vera, è l’amicizia con Gesù, il Signore. E questa amicizia si impara nell’amore per la Sacra Scrittura, nell’amore per la liturgia, nella fede profonda, nell’amore per Maria, in modo da conoscere sempre più realmente Dio stesso e così la vera felicità, la meta della nostra vita”.

“Mi sembra ovvio – ha detto poi il Papa a braccio – che queste non sono solo cose del passato, storiche, ma l'esistenza di santa Gertrude costituisce una scuola di vita cristiana, di retta via, e ci mostra che il centro di una vita vera è l'amicizia con il Signore”.